Eleonora,
Una tigre di primavera.
Ci sono storie che non si leggono. Si vivono. E questa è una di quelle. È la storia di Eleonora, una ragazza ambiziosa, libera e determinata, con un coraggio raro e una forza che si fa sentire fin dentro le ossa. Ci ha raccontato il suo percorso con un’intensità travolgente, lasciando il segno a ogni parola. Ed è pronta ad arrivare lontano. Oggi vi raccontiamo la sua storia. Mettetevi comodi e allacciate le cinture.
- Come ti sei avvicinata al mondo del Motorsport e com’è nata questa passione?
Tutto è iniziato in modo molto semplice: avevo preso una golf 8 diesel, senza grandi pretese, comoda, che consumasse poco e mi accompagnasse ovunque. Mi aveva sempre appassionato l’idea della macchina tutta nera con le pinze rosse, e nonostante non sapessi nulla di auto, quella era una delle cose a cui non volevo rinunciare: quindi iniziai proprio cambiando i cerchi e mettendo le pinze rosse.
Da lì è scattato qualcosa: ricordo ancora quel momento in officina, quando ho visto per la prima volta la mia auto sollevata sul ponte. Era come se la stessi guardando davvero per la prima volta, da una prospettiva diversa. Ho iniziato a fantasticare comprando un alettone e successivamente le prime modifiche al motore.
Prima di vendere la mia golf, ho iniziato a frequentare i raduni. Fino a quel momento avevo la convinzione che fosse solo roba da film tipo Fast & Furious, e invece mi si è aperto un mondo: totalmente diverso dal Motorsport, ma a suo modo affascinante.
Questa differenza l ho percepita chiaramente quando, nel giugno 2024, a Vallelunga, ho portato in pista la mia nuova auto, un Audi tt, motore benzina e trazione integrale, con solo freni maggiorati e un po’ di motore, nient’altro. Poi appassionandomi sempre di più, pensando principalmente alla parte meccanica piuttosto che a quella estetica, ho iniziato a prepararla principalmente per la pista, ricercando insieme al mio preparatore i componenti migliori. E dopo un po’ di turni in pista, mi hanno proposto di diventare un vero e proprio pilota della coppia Italia TCR, ma iniziavo a rendermi conto di quanto il tutto fosse vero soltanto quando ho indossato la tuta e il casco, e ho visto quella macchina, lì pronta, che aspettava solo me. Non avrei mai immaginato che quelle parole potessero davvero prendere forma; le credevo destinate a perdersi nel vento. E dopo il TCR c’è stata la grande opportunità di entrare a far parte del super trofeo Lamborghini grazie ad Alberto Di Folco che mi ha preso sotto il suo braccio ed ha creduto in me sin dall’inizio ancor prima che lo facessi io. Adesso mi sento carica per affrontare questa nuova sfida.
- Cosa pensa la tua famiglia della scelta che hai preso?
Mi sono stati accanto fin dal primo momento, sostenendomi anche quando i costi, spesso non alla portata di tutti, sembravano un ostacolo insormontabile, mi hanno sostenuta e sono stati una parte fondamentale di questo percorso, e lo sono tutt’ora. Ho chiesto loro dei consigli, grazie alla loro esperienza, e anche quando mi sono sentita in colpa, mi hanno sempre dato la forza per andare avanti, e credere nei miei sogni.
- Come ti prepari prima di una gara sia mentalmente che fisicamente, e se c’è una dieta che segui?
Mi alleno con un personal trainer, seguendo un programma specifico pensato per i piloti: esercizi per i riflessi, per i muscoli del collo e delle braccia, molto fiato e resistenza al caldo. Nei giorni in cui scendo in pista, seguo un piano alimentare studiato appositamente dal mio nutrizionista per ottimizzare le prestazioni di quella giornata. Durante il resto della settimana, invece, seguo un’alimentazione che mi permetta di avere forza e aumentare massa muscolare. Oltre alla preparazione fisica, utilizzo anche i kart come allenamento, nel campionato dei kzr, con dei rotax 125 2 tempi e vari test con gli OK-F 125 2 tempi.
- Quanto è difficile guidare una super trofeo rispetto al TCR?
Io l’ho trovata più intuitiva e facile da capire, forse anche perchè, come dice il mio coach Alberto, sono probabilmente più portata per la trazione posteriore. Rispetto alle auto del TCR, che sono derivate da modelli stradali, la Lamborghini è una vera auto da corsa. Proprio per questo è stata la mia preferita tra tutte quelle che ho guidato finora.
- Hai un rituale o un gesto scaramantico che fai prima di salire in auto o prima di qualche gara?
Prima di ogni partenza, c’è una frase che mi accompagna sempre: “Sono velocità. Sono pura velocità” È la citazione di Saetta McQueen, il protagonista del film Cars per la quale impazzisco. Tutto è cominciato con la mia Audi TT, che venne ribattezzata fin da subito “Saetta”. Da lì è nato un vero e proprio legame, tanto che ho deciso di rendere omaggio a quel soprannome inserendo le due “T” maiuscole nel nome saeTTa. Adesso la mia auto è viola, il mio colore preferito poiché ho una fantastica nipotina di nome Viola e insieme al numero 95, sono i miei due portafortuna.
- Cosa provi quando indossi tuta e casco?
La prima volta che l ho fatto è stata emozionante, e tutte le volte è bellissimo. Ti fa sentire un vero pilota e sai che quando entri nella macchina sparisce tutto. Per farti capire quanto sia potente questa sensazione, ti racconto un episodio che vale più di mille parole. Un giorno mi trovavo in condizioni pessime: debilitata da un virus, eppure, appena mi sono messa al volante, tutto è sparito. Come per magia. Nessun sintomo, nessun dolore, solo concentrazione e adrenalina. Ma appena ho finito i test e sono scesa dalla macchina, il malessere è tornato di colpo.
- Qual è il circuito dove sogni di correre?
Per quanto riguarda le piste italiane, non posso non citare Monza: il Tempio della Velocità. Un circuito leggendario, pieno di storia, dove ogni curva ha visto passare campioni e ogni rettilineo racconta di sfide al limite. Tra i tracciati europei, invece, il mio sogno è uno: affrontare la mitica SPA, in Belgio. Un circuito che con la sua lunghezza mette alla prova ogni pilota. Ma se devo parlare di un sogno vero, di quelli che ti fanno venire i brividi solo a pensarci, allora dico vincere la gara di casa: Vallelunga. È lì che tutto è iniziato. È il punto da cui ha preso forma questa passione. E probabilmente, senza Vallelunga, nulla di tutto questo sarebbe mai successo.
- Cosa ti spinge a continuare anche nei momenti più difficili?
Il motivo per cui ho iniziato. Quando salgo in macchina, tutto il resto scompare: ci siamo solo io e lei. Non potrei chiedere di più. Nulla, davvero nulla, riesce a darmi un’emozione così intensa. Sono una persona che ha bisogno di sentire emozioni forti, altrimenti non mi sento davvero viva. Nella vita di tutti i giorni, spesso mi ritrovo a dover gestire emozioni complesse, ma in quell’abitacolo… è come se sapessi esattamente come affrontarle. Non so nemmeno spiegare come ci riesco. So solo che, quando guido, sono talmente concentrata su ogni minimo dettaglio che non ho nemmeno il tempo di pensare a tutto il resto.
- Ti sei mai sentita trattata diversamente in quanto donna, dai tuoi colleghi uomini?
In realtà no, e questa è una cosa di cui vado particolarmente fiera. Al contrario, ho avuto spesso la sensazione che molte persone, colleghi compresi, mi abbiano fatto sentire valorizzata proprio per la mia unicità, senza mai farmi percepire una differenza legata al mio essere donna. Non mi sono mai sentita screditata o sottovalutata: anzi, credo che in molti casi il fatto di essere donna possa rappresentare un valore aggiunto: È bello vedere come, in un mondo che fino a poco tempo fa era quasi esclusivamente maschile, le donne si stiano facendo sempre più spazio, portando competenze e nuovi punti di vista. E questo cambiamento, secondo me, arricchisce tutti.
Non c’è cosa più bella di trasmettere la passione. E di raccontare l’unicità di ogni storia. Perché ognuna di noi ne ha una, con un sogno che vibra sotto la pelle. E quando quella passione arriva a toccare qualcun altro, quando diventa esempio, voce, ispirazione… allora tutto acquista un valore che va oltre i chilometri percorsi.
Grazie Eleonora per aver condiviso con noi questa storia, la tua storia
Rosanna Apreda
Motorsport is beautiful
— Lamborghini Squadra Corse (@LamborghiniSC) June 24, 2025