Carrozzeria Campana, 

Eccellenza italiana!

È in Emilia Romagna, nella terra dei motori, più precisamente a Modena, che nasce nel 1947 la carrozzeria campana, fondata dai fratelli Erasmo e Onorio i quali iniziarono questo mestiere nel giardino di casa, costruendosi persino gli attrezzi per lavorare.

Subito dopo la fine della II Guerra mondiale, l’Italia ha una gran voglia di ripartire e di lasciarsi alle spalle le ferite della guerra. Ed è proprio in questo periodo di rinascita che i due fratelli iniziarono trasformando alcune vetture che precedentemente erano state usate per scopi militari, restaurando anche auto funebri, autoambulanze e veicoli pubblicitari, fino a realizzare anche qualche prototipo per una delle più grandi case automobilistiche italiane dell’epoca come ad esempio, nel 1948, la minuscola barchetta su telaio FIAT Topolino con motore bicilindrico (da moto) BMW.

La storia continua e 77 anni dopo, le redini dell’azienda passano a Rita Campana, terza generazione della famiglia. Studi e attività da architetto alle spalle, Rita oggi è alla guida dell’omonima carrozzeria, la quale nel corso degli anni, ha iniziato a lavorare anche con le macchine da corsa. Ed è proprio con la produzione del film Ferrari, auto da corsa per eccellenza, che Rita e il suo team, sono stati coinvolti per realizzare alcune vetture cinematografiche e nel corso di quattro mesi hanno messo a terra fedeli riproduzioni di 9 vetture tra cui Ferrari 335, Ferrari 315, Maserati 450 e Ferrari 801. D’altronde era impensabile poter utilizzare i veicoli originali per le riprese del film, le quali hanno un valore inestimabile oltre che ad essere rarissime.

Il tutto è stato possibile tramite una scansione delle auto originali, attraverso il quale si è ottenuto un file 3D, da cui è nata l’intera carrozzeria delle vetture, a Modena, mentre i telai sono stati modificati da un’azienda in Inghilterra. Affinché il lavoro riuscisse alla perfezione, le due aziende hanno dovuto lavorare in contemporanea, comunicando tra di loro continuamente, in modo che le misure coincidessero, nel momento in cui carrozzeria e telaio, avrebbero dovuto dar vita alla macchina.

Rita protagonista nel film Ferrari

Ma nel film non ci sono solamente auto perfette, in quanto sono stati “costruiti” due modelli di Ferrari 335, le quali all’interno del film, avrebbero dovuto rappresentare due momenti del terribile incidente a Guidizzolo, avvenuto nel 1957, durante l’ultimo tratto della mille miglia, in cui persero la vita 11 persone, tra cui, il pilota, Alfonso de Portago, e il suo copilota, insieme ad alcuni uomini e bambini, che si trovavano lì, per assistere all’ evento, che fu cancellato definitivamente proprio in seguito a quest’incidente.

Anche in questa circostanza la carrozzeria campana non si è smentita, compiendo il contrario di quello che di solito si fa in una carrozzeria, non hanno riparato ma bensì distrutto e distorto un telaio, ricreando i resti della vettura in seguito all’incidente. Ed è questa scena, chiamata dai produttori del film “relitto di de Portago” che avrebbe dovuto rappresentare la prima auto, mentre la seconda, attraverso un meccanismo pneumatico, avrebbe dovuto riprodurre la scena dell’incidente.

Fari alti e luce verso il futuro

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©Carrozzeria Campana

Oltre a queste vetture, nel loro deposito è possibile avvistare altre auto d’epoca, e un magazzino, acquistato negli anni 90, dove sono custoditi ricambi di motore e carrozzeria della casa automobilistica del tridente, diventando quindi rivenditore ufficiale Maserati.

E così, la carrozzeria campana si conferma simbolo di prestigio nel mondo dell’automobile, destinata a lasciare un’impronta indelebile nel mondo delle automobili!

 

Rosanna Apreda

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