IMSA,

A Sebring un’altra avventura degna di una 12h.

Si chiude con la vittoria inaspettata della vettura #40: Wayne Taylor Racing with Andretti, Acura ARX-06, GTP: Jordan Taylor, Louis Deletraz, Colton Herta, beffando Cadillac che si accontenta di amaro secondo posto dopo aver dominato buona parte della corsa con gli alfieri dell‘Acura che hanno sempre guidato in scia inseguendo anche la Porsche ARX-06 #40. Non sono mancati i colpi di scena tra forature e fuori pista che hanno obbligato i giudici di gara a esporre la FCY ( Full Course Yellow ndr ) complice anche un brutto incidente che ha visto coinvolto la Cadillac #31 mentre era al comando.

Il colpo di scena ha dato a Porsche la chance di accorciare le distanze e la 963 #7 del Team Penske si è aggrappata con le unghie a questo podio in apparenza inarrivabile. La casa tedesca a Sebring non brilla come dovrebbe complice la foratura dell’altra vettura la #6 per una foratura a 2h dalle fine. Grande soddisfazione per BMW che conquista un eccellente quarto e sesto posto in classifica con De Phillippi/Yelloly/Martin (#25) e Krohn/Eng/Farfus. Vetture dalla grafica degna di BMW, belle come poche in pista e non così veloci come dovrebbero essere per lottare e aspirare a qualcosa di più.

Colpisce e stupisce l’esordio della Lamborghini SC63 nelle mani di Cairoli/Caldarelli/Grojea che raggiungono un meritato 7° posto; la SC63 gestita da Iron Lynx si dimostra affidabile e veloce grazie anche all’esperienza di Iron Lynx che si impongono con l’obbiettivo di portare a casa la vettura e senza guasti. Obbiettivo pienamente raggiunto che permetterà di guardare verso un futuro fast come ci ha abituati la casa di Mirandola.

Cadillac ancora seconda, una sconfitta amara. Ci sarà un riscatto?

Acura trionfa, Cadillac è beffata, Era Motorsport fa il bis e conquista anche Sebring con una vittoria piuttosto rocambolesca. Una rivincita per questa LMP2 che conferma il potenziale, forse l’ebrezza della Florida ha aiutato il team spingendoli al traguardo. La Florida galvanizza il team della Oreca #18 di Merriman/Dalziel/Zilisch, capaci di sfruttare nel migliore dei modi l’ultima ripartenza dal FCY-SC, nonostante non fossero quasi mai stati in izza per il podio. Brabham (#99 AO Racing) e la #88 di AF Corse fuori dopo poche ore dall’inizio della gara per problemi tecnici.

GTD PRO: Lexus? Non è un sogno.

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©Motorsport

E’ stata una volata incredibile, si accende come un tabellone impazzito che riempie di colori la tribuna: la Lexus in Classe GTD PRO trionfa davanti a Ferrari per appena 0″121. Anche qui le girandole di leader si sono sprecate, ma la RC F #14 di Hawksworth/Barnicoat/Kirkwood ha fatto il massimo per tenersi fuori dai guai, nonostante un Drive-Through scontato per aver quasi travolto un proprio meccanico durante la seconda sosta. Hawksworth ha superato la 296 #62 di Daniel Serra a 20′ dalla bandiera a scacchi buttandosi all’interno del brasiliano in curva 1, con quest’ultimo che ha fatto di tutto per riprendere il primato nei confronti del ragazzo di Vasser Sullivan Racing, ma invano.

Eccellente terzo posto in rimonta anche per la Lamborghini #19 di Iron Lynx del trio Perera/Pepper/Bortolotti, protagonisti di una gara solidissima capaci di sfruttare l’ultima mezz’ora per mettersi alle spalle la temibile BMW #1 di Sellers/Sow/Verhagen (Paul Miller Racing) e la Aston Martin #23 di Gunn/Riberas/Farnbacher (Heart of Racing). Grande delusione per la McLaren #9 di Pfaff Motorsports dato che Kirchhöfer/Jarvis/Hinchcliffe: i danni subiti al via non hanno dato il via ad una girandola di problemi che hanno obbligato il team a fare lunghe soste.

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©sconosciuto

Mercedes-AMG #57 della Winward Racing con un colpo di reni recupera e conquista Sebring dopo la cancellazione del crono da Pole cancellato per infrazione tecnica, la Mercedes-AMG #57 della Winward Racing. partiti dal fondo dello schieramento, recuperano la china con costanze e determinazione affondando il piede destro e dando libero sfogo al propulsore che in terra americana mangia asfalto come tritando ogni chilometro permettendo così a Ellis/Ward/Dontje di rintuzzare gli attacchi degli avversari ultimo dei quali Antonio Fuoco con la rediviva Ferrari #47 di Cetilar Racing.

Insomma una 12h di Sebring ancora una volta mostra la faccia dell’imprevedibilità su un asfalto segnato dal tempo sporcato dalle virgole nere di pneumatici che nel tempo hanno cambiato forma e dimensione diventando sempre più performanti.

Motorsport is beautiful

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