WSBK,

Che avvio imprevedibile!

Il week-end più atteso, il san valentino degli appassionati, il week-end di gara più unico dell’intero calendario wsbk: Philip Island ancora una volta si trasforma in un teatro dove ad esibirsi mancava solo il fantasma dell’opera, tra cannoni e certezze, ribaltoni e motori fumanti è andato in scena un race week davvero impazzito. Degno della terra dei canguri.

Analizzando la gara e guardando i tempi sul giro c’era un fazzoletto che divideva tutti fino a metà classifica. In gara 1 trionfa una Ducati diversa da quella a cui siamo abituati, quella di Bulega, uno scarto del moto mondiale, uno non più capace di andare in moto. Macchè! Testa e cuore per gestire la gara con un Iannone famelico e Locatelli che urla e fa spreme una R1 non più vincente come un tempo, l’italiano dimostra di avere la stoffa nonostante una stagione 2023 sempre da dietro le quinte. E i big? I campioni a cui siamo abituati? Settaggio sbagliato, scivoloni, gomme non performanti. A chi dare la colpa? Moto vincenti che diventano lente, piloti straordinari che diventano ombre da fondo della classifica. Rea lotta con una Yamaha totalmente diversa da quella del compagno di squadra che lottava per il podio, Toprak affonda i denti e mangia asfalto come uno squalo in caccia ma, nonostante la volontà, i limiti della BMW questa volta erano evidenti.

I risultati sono l’ennesima conferma di quanto il pilota fa la differenza. Rea e Kawasaki, Toprak e Yamaha ne sono l’esempio più eclatante.

La superpole race mette già in chiaro cosa avremmo visto in gara 2: Sam Lowes vola, vince e mette in guardia tutti mettendosi in lista per esser protagonista e così sarà: Gara 2 vede Lowes volare con la Kawasaki, lo fa con stile, con follia alla Anthony Gobert. Bellissimo, impossibile pensarlo, non immaginabile. Un colpo di frusta il suo che gli ha dato la giusta carica emotiva per concludere la corsa e vincere quasi al foto finish. La gara perde Locatelli per una caduta nelle ultime tornate e Toprak a inizio gara per la rottura del motore.

Mtr24-blog-WSBK-Andrea-Iannone-Anthony-Gobert

©sconosciuto

Bene anche Petrucci che regala il primo podio della stagione ancora una volta costante, veloce, pronto ad agguantare ogni occasione per guadagnare punti importanti da portare in classifica in questa wsbk che apre la stagione così, con un cambio all’ultimo del regolamento, alimentando lo spettacolo e ribaltando la classifica. Anche questa volta la tappa australiana si dimostra unica, ecclettica, sorprendente.

Un grazie ad Andrea Iannone, l’unico pilota in griglia a ricordare Anthony Gobert.

Cartoline australiane, amici ritrovati, nuove speranze.

Che inizio scoppiettante!

Motorspor is beautiful 

 

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