CIV,

Ivan Spada, campione 2023 al debutto! Che soddisfazione!!

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©sconosciuto

E’ un tuffo nel passato, un flashback meraviglioso, uno tsunami di ricordi che apre le porte a scrigni intimi e confidenze mai dette. Ma non sono qui per parlare di un passato lontano, quello in cui Aprilia era sul tetto del mondo. Oggi si parla di Ivan Spada, classe 2009. Occhi verdi e capelli da rockstar, ribelle puro sangue, un iperbole del motorsport: Ivan è il Nory Haga della determinazione, il James Toseland della velocità e caparbietà, il Ben Spies per capacità. Un paragone fatto Un fulmine sull’asciutto, un angelo sul bagnato con cui ha dovuto fare i conti, studiare, capire e poi affondare il colpo diventando tagliante come una Spada samurai. Mtr24 incontra Ivan “il terribile” Spada.

Ciao Ivan, grazie per questa chiacchierata e grazie anche a Elvira e Maurizio che senza di loro, tutto questo, non sarebbe stato possibile.

Ivan tu hai iniziato a 6 anni con la minimoto, inseguendo il fantasma del tuo idolo indiscusso…

Ciao Andrea, si. Esatto. Mio papà un giorno decise di mettermi su una minimoto ( su cui c’è una storia simpaticissima ndr ), e da lì la mia avventura è partita. All’inizio è stato solo un gioco, le prime uscite, le prime esperienze in piste, qualche gara e solo qualche tempo dopo, con l’esperienza, ho cominciato ad avere padronanza del mezzo e capacità oggettiva. Tutto il resto è venuto da se in scioltezza.

Tra i tanti campioni moderni in MotoGp il tuo idolo è Marc Marquez, perchè proprio lui?

Perchè era il più vincente degli ultimi anni, insieme a Valentino Rossi hanno scritto pagine importanti del motociclismo, ognuno a modo suo. Però Marc ha qualcosa in più.

Come mai hai scelto Aprilia per affrontare il CIV? E’ stata una scelta legata alla storia della casa di Noale?

La scelta di Aprilia è arrivata perchè era il miglior rapporto qualità prezzo – dice Maurizio, papà di Ivan. La scelta era tra Ohvale e Aprilia. Abbiamo valutato tutte le opzioni con entrambe le case, tenendo conto anche l’età di Ivan, un dettaglio non da poco. E così la scelta è ricaduta su Aprilia. Scelta vincente, aggiungerei. Storia, passione, moto vincenti che hanno segnato un epoca che conosciamo bene.

Spesso sentiamo parlare di costi, senza troppi dettagli. Voi come affrontate l’aspetto economico per gestire gli impegni agonistici che il motociclismo chiede? 

I costi. Un tasto dolente. Il motociclismo è costoso, sotto ogni punto di vista. Fuori dai week-end di gara ci sono gli allenamenti: circa due volte a settimana. Quando ti alleni metti in conto che non sei solo ma giri con altre persone che hanno moto con cilindrate diverse o necessità diverse dalle tue. Ti faccio un esempio: Quando sono in pista ad allenarmi mi capita di imbattermi in interruzioni di sessioni per via di una caduta, di olio in pista o altro. Se siamo fortunati viene esposta la bandiera gialla e non perdi molto tempo. Ma se viene esposta una bandiera rossa? Addio turno, addio allenamento, addio alla giornata. Turno perso. Nessun rimborso. Quindi quando giri speri sempre che il noleggio della pista dia i suoi frutti senza interruzioni ne ritardi di nessun tipo, così l’allenamento può continuare, puoi migliorarti, imparare, provare nuovi settaggi della moto o semplicemente sperimentare qualcosa di nuovo da sfruttare durante il week-end di gara. In tutto questo ci sono pneumatici, ricambi vari, motori. Ogni sessione di allenamento in pista è un costo davvero alto. Io sfrutto fino all’ultimo millimetro di gomma disponibile per poter contenere al massimo la spesa. Insomma inseguire il sogno a due ruote è una spesa enorme, percorri una strada con tanti ostacoli e poche agevolazioni.

Nessuno ti aiuta, tutto ciò che fai per inseguire il tuo sogno è a tue spese.

Correre in pista e poterlo fare ad alti livelli è una grande emozione ma senza sponsor, purtroppo è difficile. Tu hai qualcuno che ti segue e ti supporta? 

Il Team Lovato’s Bike – concessionaria Benelli e Ohvale sì è legato molto a Ivan – racconta mamma Elvira – hanno vissuto con molto entusiasmo le vittorie di Ivan, molto soddisfatti e felici, il successo di Ivan era un successo anche loro e siamo molto felici di collaborare con loro.

Per poter proseguire in questo lunghissimo percorso ci serve molto sostegno. In questo momento siamo alla ricerca di sponsor, è di fondamentale importanza trovare dei sostenitori per proseguire in questo sport. L’obiettivo per la prossima stagione è molto oneroso e impegnativo, Ivan punta a partecipare al Campionato Premoto 3/Talent Cup con motore Honda. Il livello di competizione e professionalità aumenta sempre più, pertanto, Ivan, ha bisogno di un aiuto integrativo a quello che è il budget di spesa della sua famiglia.

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Ivan come si organizza un week-end di gara? Ogni pilota ha un suo rito scaramantico o un mantra. Tu ne hai uno? 

Quando il calendario dice “race week” iniziano tanti preparativi. La domenica precedente alla gara non si corre in moto per evitare infortuni. Questa è una regola non scritta ma che rispettiamo sempre. In palestra, invece, lavoro solo sui riflessi. Si parte il Giovedì, in base al circuito ci organizziamo per arrivarci il prima possibile, cosi da prepararmi al meglio. Tutto il resto vien da se: non ci sono gesti scaramantici particolari o cose che faccio prima di ogni gara. Solo nell’ultimo round ho seguito il suggerimento di un caro amico (Claudio): Butta il sale sulla moto! Ha funzionato! Il mio mantra, invece, è una campana di vetro dove mi chiudo, cerco la massima concentrazione nel massimo silenzio possibile. Quando sono in quella fase non voglio esser disturbato da nessuno. Sono io, me stesso, la mia moto. I quei momenti ci sono molti pensieri che ti passano per la testa, cerchi di sgomberare la mente così da avere il focus solo sulla gara e sul risultato. Per me è importante portare a casa punti, fare bottino, anche quando non ho chance di vittoria perchè i miei avversari sono più veloci. Poco importa. A fine campionato quel che conta sono i punti in classifica che hai guadagnato.

Ivan dove ti immagini tra 10 anni?  

In top class alla guida di una moto, non mi interessano i colori che dovrò indossare. In questo momento il mio obiettivo è raggiungere la Moto 3, tutto ciò che arriverà dopo sarà tutto di guadagnato. Tra 10 anni avrò 24 anni, spero proprio di essere in MotoGp a parlare con i miei idoli. Sarebbe bellissimo. E sarebbe ancora più bello se con me ci saranno i miei amici, quelli con cui corro, sfido, mi confronto, lotto per la vittoria e condivido il podio. Per me le amicizie sono molto importanti, senza i miei compagni non sarebbe tutto così bello e divertente. Uno spinge l’altro a migliorarsi, siamo molto uniti fuori dalla pista e siamo sempre in contatto. Ma quando la visiera è giù.. Sai già come funziona.

Quando hai capito di aver vinto il titolo? 

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Dal week-end di Modena ero in testa alla classifica con quattro punti di vantaggio. Nell’ultima gara sono rimasto concentrato e tutto il resto è venuto da sè. Il ritmo era altissimo, tutti davano il massimo, era vietato sbagliare, era necessario essere calmi e amministrare. Quando ho visto il mio avversario cadere, ho capito di aver vinto il titolo. Quando sei in perfetta simbiosi con la moto e tutto gira a tuo favore le cose sono molto più semplici. Come ti dicevo poco fa: portare a casa punti è fondamentale. In questo campionato ho raggiunto:

  • 1 pole position
  • 3 vittorie
  • 3 podi

5 gare – con due manche a gara – è stato un bel risultato. 

Vincere al debutto non è da tutti. Ivan è davvero un’iperbole: mentre ascolto i suoi genitori che mi raccontano aneddoti legati al mondo delle corse rivedo le avventure di questo ragazzo ambizioso e calcolatore, sensibile alle regolazioni più delicate e aggressivo quanto basta per dimostrare e attirare gli sguardi giusti che possano guidare questa giovane stella in un futuro lontano, seguendo la scia di chi, prima di lui, ha calpestato questa strada, lasciando orme da seguire, imitare, studiare, migliorare e alzare l’asticella. Proprio come il suo idolo: Marc Marquez.

Ivan è stato ospite all’EICMA presso il palco Stand Aprilia per celebrare il Campionato Aprilia RS250 Sport Production

Il talento pioltellese, attraverso le sue parole e alcuni aneddoti di mamma Elvira e papà Maurizio raccontano una storia fatta di sacrifici, passione, rincorse e corse, di inseguimenti in scia. La stella Ivan brilla di luce propria e mette in risalto un talento cristallino ma che necessità di maggior supporto. Lui come tutti quei ragazzi che inseguono questo sogno. La sua storia mi ricorda quella di tanti, ma nell’intimo, quella di un grande campione che partiva di casa molto presto e con molto poco per tornare a casa da vincitore: Un’epoca totalmente diversa, senza dubbio, ma con lo stesso dna che contraddistingue i centauri con le corone d’alloro al collo.

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Un riconoscimento mai banale, una vittoria mai scontata.

Ivan Spada, Campione CIV classe 250 Sport Production

Motorsport is beautiful 

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