Aston Martin e Hearth of Racing,

E’ successo davvero!

Lance Stroll come Elon Musk: un sognatore e visionario capace di far rinascere Aston Martin dalle sue ceneri! Che sogno! Che bello! Evviva! La notizia rimbalza sui social e sui vari canali di motor sport e solo. Ormai è ufficiale: Imsa + Wec per il binomio interstellare che ha dato vita al progetto Valkyrie che parteciperà alla 24h di Le Mans dal 2025. Meno di due anni, dunque, per arrivare pronti, competitivi, veloci, hyper per la corsa più importante al mondo!  Cosa ci dobbiamo aspettare da questo binomio fatto da Stroll senior? Sicuramente un sedile per junior che in F1 non brilla, non trova la luce in fondo al tunnel e naviga in acque buie e tormentate causate dall’uragano spagnolo, quel tale Fernando Alonso.

“È un privilegio poter riportare Aston Martin ai vertici delle gare di endurance con Heart of Racing. Il nostro team è cresciuto in modo esponenziale da quando, nel 2020, abbiamo iniziato a correre con Aston Martin a Daytona nel 2020. Abbiamo sviluppato i nostri sistemi e le nostre tecnologie per ottenere le massime prestazioni dalle auto con cui gareggiamo. La nostra conoscenza della Valkyrie è profonda, dato che da due anni ci lavoriamo a stretto contatto per via dei nostri programmi di attivazione dei clienti. Il team ha grandi ambizioni, e crediamo che questo sia assolutamente il momento giusto per entrare nella classi regina del WEC e dell’IMSA per sfidare i vincitori assoluti. Non si tratta di un obiettivo facile, ma grazie ai nostri partner e al supporto di Aston Martin Performance Technologies abbiamo tutti gli strumenti e le capacità per raggiungere l’obiettivo”. Ian James, Team Principal della squadra

Guardiamo un pò alla tecnica: La vettura verrà sviluppata nell’Aston Martin Performance Technology – sede del team di Formula 1 ndr –  la Valkyrie, già destinata alle corse è sotto esame per la conformità dei regolamenti tecnici di WEC e IMSA. Il cuore della verdona? L’amatissimo V12 aspirato da 6.500 cc. 

Un giocattolo per pochi fortunati che nel mondo hanno già tra le mani questa dea irrazionale! E’ doveroso ricordare un dettaglio: Zero controlli elettronici e per tanto, la potenza erogata è gestita interamente dal guidatore e dal suo piede senza aiuti!

C’è da soffrire ancora un anno, poi il sogno sarà realtà.

Grazie Aston Martin!

Motorsport is beautiful

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