Danilo Petrucci,

Un treno in corsa senza stazioni ne fermate.

Il ternano ci ha abituato a cambi di pelle, di continente, di campionati ma questa volta si supera e lo fa in modo spettacolare. Bastianini è dichiarato out anche per la prossima manche e questo ha creato un problema nel team Lenovo Ducati Corse a cui hanno rimediato subito chiamando l’alfiere più completo disponibile sul mercato.

In questa scelta c’è la zampata di Tardozzi?

Non mi stupirei. La scelta di prendere Danilo mi porta fare un tuffo nel passato quando, proprio la Ducati ufficiale capitanata da Tardozzi, doveva sostituire King Carl Fogarty a seguito di un brutto incidente che segnò la sua carriera a vita portandolo fuori dalle competizioni mondiali. In quell’anno c’erano molti piloti in lista, uno su tutti spiccò per la sua ecclettica capacità di adattarsi alla moto. Un pilota che guidava fuori dai campionati europei, sconosciuti a tutti, con un passato da operaio di carrozzeria con un sogno nel taschino. Quel sogno nel taschino diventò opportunità, quell’opportunità diventò l’ingresso al cancello delle leggende: Troy Bayliss, il pilota australiano che portò in alto Ducati regalando sogni ed emozioni per tanti anni e con tre titoli mondiali conquistati. Danilo Petrucci cavalca la stessa onda, a modo suo, con stili e avventure diverse, ma con lo stesso spirito da lupo solitario pronto a saltare da una sella all’altra.

Il ternano torna in MotoGp, lo fa per un week-end, lo fa con quell’umiltà che da sempre lo contraddistingue da tutti rendendolo unico e speciale. Un pò come è stato Bayliss per tutti noi, appassionati e amanti, ducatisti e non, quando in pista c’era il in numero 21. Oggi c’è il numero 9 che che fa brillare le lampadine delle emozioni, accenderà le tifoserie, farà riempire le tribune e il paddock di appassionati.

Danilo comunque andrà sarà una festa!

Motorsport is beautiful

Leave a Reply