Frank Williams,

16 Aprile 1942

le persone nate di Giovedì sono destinate ad andar lontano. Quale frase più azzeccata per descrivere il marinaio Frank? Pioniere della determinazione, l’orso della F1, il Flash Gordon del paddock e della vita capace di convincerti in 10 minuti e portare a casa un contratto firmato. Questo era Frank Williams, questo era l’ultimo vero padrone di un team nato da un’idea, da una mente brillante, quella di un appassionato capace di spostare i fiumi con il suo carisma. Mai fuori dalle righe ma sempre pungente. Insomma la perfetta simbiosi della storica frase del più grande pugile di tutti i tempi, Mohamed Alì: Vola come una farfalla, pungi come un ape.

In Frank Williams si poteva trovare anche questo, esser punti e, senza rendersi conto, essere un uomo al suo cospetto trascinato dal suo carisma sempre efficace, travolgente, unico, come quel sogno che nacque quando si ritrovò faccia a faccia con Ferrari e Alfa Romeo a dominare le gare, i titoli di giornale, le tifoserie.  Mentre tutti parlavano o scrivevano, gli occhi del giovano londinese riempivano le pagine della sua anima corsaiola mentre la mente elaborava disegni e immaginava la costruzione di auto da corsa.

Gli anni passano e per Frank la passiona aumenta

E’ grazie ad una segretaria del suo primo ufficio se oggi conosciamo la Williams F1, se  conosciamo il suo storico fondatore, se conosciamo la sua storia fatta di gioie e dolori, storie ricorrenti di un’epopea di cavalieri del rischio, piloti eroici capaci di gettare il cuore oltre l’ostacolo in ogni week-end di gara consapevoli che poteva esser l’ultimo.

Nella storia infinita e caldissima di Frank Williams c’è stato spazio per vicende simpatiche come quelle con Phill Hill, drammatiche come quelle di Pierce Courage che spostò l’ago della bilancia nel cuore del suo più caro amico.

Quel giorno cambiarono molte cose nella sua vita…

Per un attimo il pioniere perse di vista l’obbiettivo, la fiamma che ardeva viva e forte sembrava destinata a spegnersi per sempre. 1977 è l’anno della svolta, Patrick Head e Frank Williams sfondano i muri dei giganti fondando la Williams Grand Prix Engineering. L’inizio di tutto, l’inizio della storia più bella e travagliata, fatta di spine, incidenti, imprevisti come quelli che spezzarono il corpo del londinese in un brutto incidente d’auto salvato grazie al goliardico pilota brasiliano Nelson Piquet.

Il destino volle che il brasiliano passò di la con la sua auto provvista di un telefono cellulare – una delle prime auto con il telefono in auto – riuscendo così a chiamare i soccorsi. Una seconda chance per vivere, una nuova vita, quattro ruote e un motore umano a spingere, fa pensare che il destino, a volte, si impegna davvero tanto per scalfire la determinazione di una persona. Ma con Frank non ci riuscì.

Quella passione che tanto lo fece dannare per raggiungere il suo obbiettivo, quella passione che lo portò a non mangiare pur di ripagare i prestiti di Bernie Ecllestone o per comprare i pezzi di ricambio da vendere, lo immobilizzò per sempre a quella sedia. Qualcuno pensò che questo fermò la volpe inglese, qualcuno pensava che non si sarebbe più visto nei paddock in quanto incapace di gestire il lavoro o di fare il suo dovere.

Il ritorno, le vittorie, il sipario inaspettato

MTR24-Blog-Patrick Head- Frank Williams

© Cahier Archive

I ricordi più belli? Gli anni 90 con quella Williams bianca blu, sponsorizzata Rothmans, motore Renault, linee pulite, auto leggera, abitacolo piccolo, così piccolo che Senna si rese conto sin da subito che la scelta di “aver rubato la vettura a Prost” non fu la più azzeccata, ma fu un passaggio di testimone a quel giovane pilota, figlio di un avviatore scomparso molti anni prima e che Frank aveva conosciuto: Veloce, preciso, affidabile, aggressivo, un mix esplosivo che serviva nel team per cancellare il dolore e per spezzare le tifoserie.

Jacque Villeneuve approda in F1, diventa campione del mondo e sarà l’ultimo pilota ad aver vinto per il team inglese. Una vita intensa. Non bastano 10 minuti per raccontare chi è stato Frank Williams per chi, come me, ha vissuto i suoi migliori anni in F1: Damon Hill, Ayrton Senna, Jacque Villeneuve, Juan Pablo Montoya. Anni d’oro, giorni di tuono, epoca straordinaria.

Buon compleanno Frank Williams, sei stato, sempre sarai, un riferimento per tutti noi.

Motorsport is beautiful

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