MotoGp,

Marco Bezzecchi maestro in Argentina.

Nella nazione di Messi abbiamo assistito ad una gara full wet dove i protagonisti hanno guidato sulle bucce di banana. Qualche errore di troppo per alcuni, più attenzione per altri, uno scivolone che non ti aspetti per il campione del mondo Bagnaia ed ecco fatto: Bezzecchi in testa la mondiale con margine.

Quei riccioli riminesi invocano i ricordi, aprono ferite mai chiuse davvero, è la nazione che riscopre e ritrova in Marco Bezzecchi la simpatia e la semplicità di quel ragazzo che ci ha lasciato troppo presto e ancora oggi lo piangiamo.

Chiunque abbia visto la gara ieri ha avuto almeno una lacrima che ha bagnato gli occhi per l’emozione.

Dopo un anno di apprendistato in MotoGp arriva la sua prima vittoria dopo una partenza ottima, è servito qualche giro per caprie fin dove spingersi per dosare il polso. Trovato l’equilibrio, trovato il pertugio per infilare tutti e volato in fuga senza disturbare, non si sa mai. E’ così che giro dopo giro ha costruito il suo vantaggio guidando a suo agio una Yamaha che ieri sembrava tornata in forma, al suo massimo splendore, come non accadeva da molto tempo. Merito anche del romagnolo che ha gestito al meglio le gomme senza strapazzarle e senza forzare, disegnando ogni curva cercando la traiettoria migliore dove far girare le ruote per far scorrere la moto fino al traguardo.

Una vittoria meritata, cercata, voluta con la doppia sorpresa: Una maglietta firmata da Messi e la testa della classifica nel campionato mondiale.

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©Steve Wobser/Getty Images

Ora c’è da lavorare per migliorarsi ancora, gestire questo piccolo vantaggio e costruire un’altra vittoria. Il talento cristallino di Marco sarà in grado di superare le difficoltà tecniche che si presenteranno lungo questo mondiale dalle 38 gare? Vedremo. Per ora godiamoci i festeggiamenti che SkySport Motogp ci regala attraverso i social ( per chi se li fosse persi ), festeggiamo e brindiamo per lui come vogliamo. Chissà che questa prima vittoria non sia un apri pista, la prima di una lunga serie che affiancheranno quelle del campione del mondo della Ducati per riportare l’Italia nei gradini alto del podio, per arrivare al Mugello come gladiatori e regalare a noi appassionati un week-end eccezzionale come solo la pista toscana sa regalare e che potrebbe far riaffiorare i ricordi di un’epoca dove i binomi Italia-Giappone facevano sognare tutti. Bravo Marco! Grazie per la tua spontaneità, ci vediamo alla prossima gara!

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