McLaren,

La luce nell’oscurità.

Il team inglese cerca soluzioni a breve termine, per ritrovare lo smalto perduto da tempo e che sembra impossibile, al momento, ritrovare. Andrea Stella recentemente ha messo in luce i problemi logistici e non del team mettendo a nudo un’azienda che non riesce a trovare il bandolo della matassa, mostrando così tutta la debolezza di questa McLaren che naviga ancora in acque profonde.

L’ex Ferrari stravolge un pò le carte, cerca nuovi collaboratori per dare ossigeno, tenta nuove strade promuovendo addetti ai lavori cresciuti all’interno del team, pesca dal sacchetto dei dimissionari, insomma una caccia al tesoro.

Il tweet di oggi fa pensare ad uno stravolgimento profondo oppure a grandi cambiamenti, chissà. Di certo McLaren ci ha abituato ad una crescita lenta e costante per poi rimanere in vetta cavalcando le onde con il vento in poppa.

Ma quanto dovremmo aspettare ancora prima di vedere dei risultati soddisfacenti?

James Key Direttore Tecnico Esecutivo, è il primo ad aver abbandonato la nave, al suo posto Peter Prodromou. Neil Houldey promosso a Direttore Tecnico, Ingegneria e Design, dal 2006 nel team McLaren – finalmente una promozione per lui – Neil è cresciuto all’interno dell’organizzazione, diventando un leader tecnico molto rispettato. Tra loro c’è il ritorno di David Sanchez, Giuseppe Pesce è stato promosso a Direttore Aerodinamico e Capo del Personale, per supportare la gestione del reparto aerodinamico alle dipendenze di Peter.

L’organigramma cambia, i problemi restano

Sulla scacchiera però ci sono pedine che potrebbero spostare il peso e smuovere un pò la bilancia, soprattutto in virtù di sedili bollenti, volanti pronti a volare, giovani che spingono e sentono di aver forzato la mano con contratti esosi e stacanovisti senza aver pensato alle conseguenze delle scelte.

In bocca al lupo Andrea!

Motorsport is beautiful

 

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