Tuning Girl,

Emanuela, futuro ingegnere meccanico, progettista, filantropo, centauro. Cos’altro vuoi aggiungere ad una ragazza che domina i pianeti dei sogni senza contrasti? Aggiungi la passione, quella polvere magica che ti fa volare verso l’isola che c’è, la sua terra, il regno dei motori, il luogo dove il sole bacia la pelle bianca e nera senza distinzione, la terra dei profumi agrodolci della terra coltivata, la bellezza delle donne che ti fanno innamorare tra cucina e luoghi incantati. Emanuela non è da meno.

Emanuela, la tua storia è la conferma che la passione scorre nelle vene

Andrea è proprio così. Sin da bambina io sono riuscita a masticare la meccanica delle auto lasciando senza parole chi mi ascoltava. Mio papà in primis. Ancora oggi quando c’è un problema sulla macchina chiama me per farsi aiutare, nonostante i limiti che ho – per mancanza di attrezzature e spazio – in molti casi sono riuscita a risolvere i problemi. Ti racconto un aneddoto: Quando avevo 6 anni con papà portammo la vespa ad un tagliando e nel ritiro segnalai al meccanico, amico storico, che la candela di una vespa che era lì e non partiva era da sostituire. Dopo diversi controlli si è scoperto che avevo ragione io.

Come hai vissuto la pandemia?

Il 2020 per me e per molte altre persone è stato l’anno di maturità. Quando fu l’inizio di tutto fu un disastro: Incertezze, dubbi, un sistema smart da avviare e una maturità da affrontare non più in classe, con i tuoi compagni con cui hai condiviso tanti anni, sogni e desideri, ma al massimo con una persona in aula con te. Non avevamo la possibilità di coltivare le nostre passioni, per me non poter uscire con lo scooter è stato terribile. Ti racconto un piccolo aneddoto di quel periodo: Eravamo ormai in lock down da un mesetto e per me era insostenibile il pensiero della moto ferma lì a prendere polvere così ogni tanto sgattaiolavo in garage a pulirla, mettevo in moto e facevo qualche giro, era poco ma era un modo per sfuggire a quel periodo che stava devastando tutti. Tutto molto strano ma alla fine c’è l’ho fatta. Va bene così.

Ingegneria meccanica, un sogno legato a doppio filo

La passione ti porta lontano. Ne sono convinta. Ho intrapreso questa strada perchè amo le moto, sono un appassionata delle due ruote e guido da molti anni. Ho deciso di studiare questo ramo per avvicinarmi di più al motociclismo, per ora farò la triennale e poi valuterò la magistrale. Tutta colpa di mio padre che mi ha trasmesso la passione delle due ruote:  un vespista convinto, io ho imparato a guidare con una vespa 50 hp, grazie a lui e adesso guido una Benelli 125  che ho chiamato Wendy.

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©sconosciuto

Perché Wendy? perchè ti ricorda la favola di Peter Pan?

Perché la targa inizia con EW e mentre guidavo e mi godevo il giro, non mi sono accorta di andare più forte del dovuto ed un lampo mi ha fatto pensare : “wendy stai calma!” Un colpo di gas, una frusta improvvisa che ha dato uno shock ai pensieri e ha fatto nascere un’ispirazione nel cuore. Ed ecco che quando mi sono fermata e guardavo la Benelli ho pensato. “Wendy…” Mi ha alleggerito il cuore e da quel pomeriggio è nato il nome. 

Cosa pensano le persone quando ti vedono in moto? Ricevi molti critiche? 

La mentalità palermitana è ancora antica. Le donne vengono mal viste e nonostante io sia una appassionata e un futuro ingegnere, quindi conosco la meccanica, vengo mal vista. Sempre e comunque. E’ difficile trovare critiche costruttive, una mentalità aperta. Devi fare sempre i conti con uomini che pensano di essere ancora in una Palermo antica dove la donna è chiusa in casa a badare alla famiglia. Noi donne abbiamo raggiunto e superato, in molti campi, gli uomini ed un giorno io farò parte di quella categoria di donne. Per ora mi limito a studiare ed a godermi la vita. Soprattutto la moto!

 

Possiamo dire che questa passione per la meccanica è più forte di te e della pioggia di critiche

Si, penso di si. Quando affronto un argomento di meccanica, mi confronto con gente più esperta di me, o comunque cerco un riscontro tecnico, mi accorgo che tutto mi riesce con scioltezza. E’ difficile da spiegare, soprattutto la passione. La meccanica è un mondo bellissimo: accoppiamenti, tolleranze, giochi, assemblare. La meccanica è come il Tuning, una modifica chiama l’altra, un componente chiama l’altro e assembleare tutto diventa un puzzle bellissimo. Guarda le moto: parti dal telaio, da li sei obbligato a mettere un altro telaio per la ruota posteriore, poi passi alle parti meccaniche, ecc. ecc.  Questo è solo un esempio. Ma se entri nello specifico, come l’assemblaggio di un motore, lì trovi l’essenza della meccanica.

Guidi solo Wendy o hai anche un auto? 

Oltre a Wendy ( la Benelli 125 ndr ) ho una VW Polo 1.4 2007 con convertitore di coppia. Una scelta fatta (il DSG ai tempi ancora non era disponibile) con mio papà perché abbiamo particolarmente apprezzato la grande disponibilità di coppia di questo 1.4 16V in un connubio perfetto con l’automatico a convertitore di coppia. Non amo guidare la macchina in quanto a Palermo il traffico è sempre di famiglia, ed è una famiglia che non mi piace. In moto riesco a muovermi con più libertà e senza limiti. Però quando il meteo non aiuta, la Polo è un eccellente amica. Per me l’auto è più per i viaggi, quando sono in autostrada con la Polo sono in pace con me e col mondo.

La passione che vive in Emanuela è veramente su un altro pianeta. Affrontare il discorso meccanica diventa un fiume di parole paragonabile alle cascate del Niagara

Come si è sviluppata la passione per il tuning?

Nel tuning ci sono arrivata grazie ad una mia cara amica, mi fece provare il motore del liberty modificato con il kit Malossi. E da li è cominciato tutto. Quando presi la prima patente, a 14 anni iniziai a guardarmi intorno tra modifiche e migliorie. La vespa era intoccabile ma avevo anche un Liberty: lo usai così tanto che alla fine si bucò la marmitta e finalmente iniziò a far casino!  Con quel motorino purtroppo feci un incidente e fu solo grazie a mio papà se tornai a guidare. Se non fosse stato per lui a quest’ora parlerei un’altra storia.  2 anni fa, quando è arrivata Wendy, sono partiti i click per modificarla… Personalizzazione e Tuning sono nati in modo spontaneo tra una guida e l’altra.

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Compri tutto o crei in casa?

Fosse per me farei tutto in casa. Però ci sono cose che non posso fare da me. Le grafiche le farò da me. I contrappesi per il manubrio li ho comprati ma vernicerò gli originali. Le Grafiche che sto montando, con i disegni instagram, le faccio con un ragazzo che ha il negozio. Poi ogni modifica e ritocco è tutta farina del mio sacco. Anche i disegni sul serbatoio, che sono in fase di progettazione, saranno il prossimo step. Il mio sogno nelle due ruote è avere una Ducati, rossa. Come il colore della passione.

La polo in che stato si trova? Hai apportato modifiche? 

Attualmente originale. Non essendo mia al 100%  non posso ancora metterci le mani. Ho tante idee ma non sono applicabili. A Palermo non trovi officine che ti appoggiano per il Tuning, ed io non ho gli strumenti per poter fare quel che vorrei. Nel futuro ho in mente di acquistare la Golf GTI o una R8 Spider. La prima auto di cui mi sono innamorata è stata proprio la V12 R8 Spider, un mostro!

Cosa ne pensi di tutti questi limiti imposti dall’Europa in merito mondo dei motori? 

Il mondo dei motori sta morendo. Proseguendo su questa strada, purtroppo, ammazzeranno anche il mondo della meccanica e tutto ciò che ruota intorno ad essa. Anche il Tuning, che già zoppica per conto suo, verrà fermato del tutto in quanto i motori elettrici non ti daranno possibilità di elaborazioni. O meglio c’è la possibilità di elaborare ma se vuoi un impianto stereo non lo puoi fare, se vuoi modificare per migliorare le prestazioni del motore non lo puoi fare, e via via così…

Secondo te esiste un modo per descrivere al meglio il Tuning? 

Per me il tuning è personalizzazione totale, deve rispecchiare il tuo essere. È un mettersi a nudo in mezzo alla gente ma in modo indiretto. E’ mostrare l’anima, farsi conoscere nell’intimo senza freni e senza limiti. Quanto più ti spingi tanto più ti metti in mostra, in senso positivo ovviamente. Poi certo troverai sempre chi pensa male e vede tutto in modo negativo estremizzando ogni cosa. Ma io sono convinta che se ami questo mondo, devi esser predisposto a metterti a nudo senza pensare alle critiche.

Emanuela è un vulcano di idee, la passione evapora e si materializza attraverso le sue parole nella sua stanza mettendo in mostra i suoi progetti, i suoi sogni. In bocca al lupo Emanuela, getta il cuore oltre  l’ostacolo e la passione farà il resto.

 

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