Superbike,

Altra corsa, altro show tutto rosso!

Superbike, gara 2. Dominio dei binomi vincenti anche nel secondo round. Come sempre il mondiale delle derivate di serie non lascia spazio a dubbi e le emozioni non sono mancate. Da Bautista chiamato a fare una rimonta dal fondo, a Rea che naviga ancora in acque agitate senza trovare il bandolo della matassa su questa Kawasaki che proprio non ne vuol sapere di girare, di andare forte, di ritrovare l’anima perduta che aveva ritrovato con il nordirlandese. Peccato.

Il binomio vincente, invece, trova un’altra conferma e non solo con il pilota di punta ma anche con Rinaldi che ha saputo mantenere i nervi saldi nonostante una bandiera rossa causata da Van Der Mark e Oettl. Una situazione davvero sfortunata per l’alfiere della casa bolognese che, dopo aver guadagno su Toprak un margine importante e che poteva solo incrementare per poter gestire la gara e fino alla vittoria. Almeno in apparenza, fino a quel momento, gli inseguitori non avevo il passo del ducatista.

Bautista, partito dal fondo per non aver centrato la superpole Race a causa di un errore,  al secondo start si ritrova al quarto posto inseguito da un Rea non al 100%, Bassani – anche lui su Ducati – Locatelli e Petrucci. Alla ripartenza è ancora Rinaldi il leader della corsa che scappa sul turco e mette le mani sulla prima vittoria stagionale ma, alle sue spalle, c’è un Bautista indiavolato e dopo aver superato il turco si mette all’inseguimento del compagno di squadra: sono bastati pochi giri per lo spagnolo che all’ultimo giro decide di sferrare l’attacco vincente. Per Rinaldi non c’è nulla da fare se non accodarsi. Non c’è spazio per un contrattacco e commette un errore regalando così il podio a Razgatlioglu e un clamoroso Vierge con la Honda. Chiuderà al quarto posto con la consapevolezza di aver gettato alle ortiche un podio certo. Rea scivola e conclude così la sua gara.

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©Johannes P. Christo/Anadolu Agency via Getty Images

Per Danilo Petrucci invece è un week-end da incorniciare: “un iniezione di fiducia”

Petrux è un lupo che perde il pelo ma non il vizio. Gettare il cuore oltre l’ostacolo sempre e comunque! Il suo secondo week-end in superbike si dimostra eccellente concludendo gara 2 al sesto posto. Il ternano che arriva dalla Sbk Americana conquista fiducia nella Ducati del Team Barni e migliora la confidenza con la sua moto. Il ternano si dichiara soddisfatto:

“Tutto il team se lo meritava per il miglior indipendente poiché hanno svolto un grande lavoro. L’obiettivo è salire sul podio. Una grande iniezione di fiducia. Non posso che essere contento. Tuttavia la Superpole sembra un autoscontro. Non capisco il comportamento di alcuni piloti. Va bene così”

La superpole race continua a lasciare molti dubbi per via del comportamento garibaldino dei piloti. Forse è solo una questione di abitudine, ho di confidenza con il mezzo e la pista, quella sottile linea che Bautista a trovato e conquistato. Sicuramente anche Danilo troverà la sua strada, è solo una questione di tempo.

Non ci resta che attendere Assen, l’università delle due ruote per un nuovo entusiasmante week-end di gara. 

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