Tuning Girl,

Il viaggio prosegue e si va verso il Piemonte. Mi fermo ad Alba, in provincia di Cuneo. Qui trovo sguardi e orizzonti diversi, occhi da tigre, viso da lottatrice.

Giulia, pittoresca avventuriera dominatrice della scena, un furia domata solo dall’amore di un figlio. Anni? Cinque. Cuore e carattere ribelle proprio come sua madre. Semini vento? Raccogli tempesta! Giulia ha uno sguardo furbo, profondo, non lascia nulla al caso, mi fa pensare che getta il cuore oltre l’ostacolo, è un leone che si lancia nella mischia e domina la scena lasciando il segno.

Il suo grande sorriso fiero di mamma riempie lo schermo, le sfumature diventano forme, disegni, fili intrecciati che compongono la sua storia.

Tutto nasce con Fast and Furios. Uomini, donne, tutti sullo stesso livello senza discriminazione. L’idea di poter assomigliare ad una di quelle ragazze mi intrigava. E’ cosi ho iniziato a guardarmi intorno, a studiare per cercare la mia strada. Appena presa la patente, ho iniziato ad esplorare e sperimentare con le prime modifiche frequentando i primi raduni. I primi furono quelli delle Abarth, all’evento “hardcore drivers” a Nichelino ( To ). Il ritrovo in un locale che si chiama hardcore driver. Da li in poi ho iniziato a girare nei vari raduni di tuning e car tuning delle città intorno a me.

Da quelle prime esperienze ho iniziato a scremare i raduni in quanto trovavo molta cultura extreme e per me era troppo. Ho conosciuto il mio attuale club “Vedova nera tuning club”, incentrato sul car audio, mi sono legata a loro e mi sono sentita subito a mio agio, in famiglia, accettata! Giriamo tanto, siamo conosciuti e c’è molta varietà.

Il tuo compagno ha un negozio che si occupa di car tuning. Hai voglia di raccontarmi come è nato?

Sc Sound & tuning. Il negozio è nato grazie all’esperienza accumulata negli anni. Il mio compagno è partito da zero iniziando a lavorare sulla sua auto, senza guide o qualcuno che gli insegnasse il mestiere. Il tempo e l’esperienza l’ha portato a partecipare a eventi raduni sempre più grandi ottenendo ottimi risultati. Così ha deciso di aprirsi un negozio e assistere tutti coloro che decidono di affidarsi a lui e alla sua esperienza.

Gli occhi di Giulia cambiano aspetto, il colore è più vivo e mostrano l’orgoglio che il compagno non può raccontare. Siamo io e lei, la sua voce dice tutto. E’ la narrazione di una donna che ha trovato chi riesce a mantenere salde le briglie ribelli.

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©sconosciuto

Io mi definisco tamarra fino al midollo, con Gigi D’agostino nel cuore. Per me è tutto. È il santino da mettere sul parabrezza, il custode della macchina, è l’essenza della musica e dell’eterna gioventù. Insomma il capitano è sempre il capitano. Ho una serie di chicche in auto che lo richiamano: Tappetini e adesivi, uno di questi è presenti al centro del volante.

La tua auto è solo da esposizione oppure la usi nel quotidiano?

La uso tutto i giorni. Non sono quel tipo di donna che crea e poi per sei mesi lascia la macchina – e Gigi – in box. Il concetto di Tuning per me, è bello portarlo nel quotidiano. Potendo usare tutti i giorni l’auto può far comprendere alle persone che tutto è possibile, se lo si vuole davvero. Mi piace guidare e far notare ciò che ho creato, distinguendomi dalla massa. Mi diverte molto vedere come la gente mi riconosce a distanza! Anche mio figlio lo dice, il che è tutto dire.

Però il Tuning porta a fare scelte creative e fuorilegge. Nella tua città ci sono limiti?

Nella mia zona purtroppo, tra permessi e normative piano piano ci stanno tagliando gli spazi. Se andiamo in luogo pubblico, spesso la gente si lamenta perché c’è troppa confusione dovuta a un volume troppo alto della musica o schiamazzi. Questo è un peccato perché per noi appassionati diventa difficile avere uno svago e un punto di ritrovo.

Le tue elaborazioni a che livello sono?

Le modifiche sono soft, in quanto avendo famiglia devo pensare anche a mio figlio, però non ho rinunciato a seguire la mia passione. A me non piace dare troppo nell’occhio, la polizia se nota un auto un po’ modificata inizia a studiare e vedere se sei in regola, questo è un dettaglio non da poco. Purtroppo tanti puntano all’extreme e chi ha “meno” o ha idee diverse, speso non viene considerato. Mi sarebbe piaciuto cambiare il look ma il rischio è troppo alto. Insomma se non appari e non hai qualcosa che attira come il miele per le api, nei raduni, sei isolato. Invece il soft tuning è bello in quanto si può unire l’utile al dilettevole. Un punta-tacco, come i piloti di un tempo.

Pensi che sia un problema del Tuning? Oppure è di carattere generale?

La mentalità delle persone è cambiata. Si cerca di estremizzare tutto senza uno scopo. Chi partecipa a eventi con premi, pur di vincere una coppa è disposto a gettare fango creando scompiglio. Inutile secondo me. Mi è capitata qualche occasione dove ci sono stati questi episodi. Semplici raduni, serata di festa. Amici, appassionati, musica e divertimento. Rovinato tutto dalla minoranza egocentrica. Il mio compagno è nel giro da molto più tempo di me. Mi ha confermato che un tempo c’era più disponibilità a festeggiare e stare insieme. C’era più umiltà. Oggi no. Un esempio? A Settimo Torinese c’era un raduno di solo auto amanti del tuning audio. A causa di persone sbagliate la polizia ha chiuso l’area impedendoci di continuare.

Giulia per chi si vuol avvicinare, che cifre dovrebbe spendere?

Ahimè le cifre sono sempre molto elevate. Non c’è un budget cap. Io ad oggi penso di aver speso circa 10.000 euro con tutte le componenti. La cifra indicata è tra accessori per l’audio e non.  Io guido una Fiat Punto 1.2 8V che apparteneva a a mio nonno. La usava per andare a messa e per Comprare il pane. Un’eredità importante per me. Ma ha molti limiti. Un giorno mi piacerebbe poter migliorare le prestazioni, cambiare la testata e aumentare i cavalli. Con il mio compagno piano piano abbiamo deciso di modificarla per migliorarla un po’. Un lavoro che ha ridato brillantezza ad una piccola utilitaria.

Che tipo di modifiche hai apportato?

Kit estetici della carrozzeria: HGT con fari preparati da Andre Lux, Paraurti posteriore Cadamuro Design con doppio scarico semi diretto, cerchi Canonica bianchi ( un disegno della Ritmo ) strisce parasole, oscuramento vetro al 95% solo al posteriore. Gli interni: Pomello, Volante HGT, sedili sportivi, pedaliera, cielo nero, impianto audio. Tra non molto arriverà il kit neon dentro e fuori.

Il mio hifi-car:

  • 4 woofer eighteen sound diamentro 20 per porta
  • Driver B&C a tromba Bec
  • Tweeters  CiareFiat
  • Subwoofer diametro 38 Hertz monster
  • Amplificatore Stetson 3k
  • Amplificatore Stetsom excursion 4 canali
  • Batteria Life Litio gs audio

Mi sembra di capire che il tuo sogno è di diventare una star di fast and furios.

Si, decisamente sì. Saper mettere mano, cambiare le componenti meccaniche e non solo. Vorrei trovare una testata più performante, un motore più aggressivo, però è uno step molto costoso e al momento non ho trovato nulla di interessante. Soprattutto mi piacerebbe creare qualcosa con le mie mani.

Non hai pensato di cambiare auto?

No, perché mi piace tanto la Punto e sono felice così. Io amo le macchine piccole. La Punto poi è molto tamarra, riesce a esprimersi da sola. Agile, ma non molto scattante, il giusto compromesso. Insomma Dont touch my Fiat Punto!

La cosa brutta di questo mondo è che molte volte le persone mi guardano male. Esser donna e avere un auto sportiva non viene mai visto di buon occhio, ancora peggio se hai un figlio. Quando ci sono auto sportive, e alla guida ce una donna, ci sono solo cattivi pensieri. Il concetto del tuning e dello sportivo è un concetto non apprezzato.

Secondo te cosa serve per far cambiare la mentalità?

Più buon senso. Non deve esser demonetizzato. L’appassionato fa la differenza, quello vero non crea problemi, non va in giro a giudicare e puntare il dito. Ma ormai è tutta una gara a chi c’è l’ha più grosso. E poi non c’è nessuno che parla di noi. È questo è un peccato.

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©sconosciuto

Tu nel tuo piccolo cosa faresti per dare una spinta al tuning femminile?

Penso che pubblicizzare e spargere la voce aiuti, poi far parte di un club abbastanza conosciuto e spostarsi tanto. Noi Siamo arrivati fino all’Emilia Romagna. Con il passaparola scopri quante ragazze, anche vicine a te, siano appassionate. Forse ci nascondiamo troppo.

Il gruppo fatto da Stefania è molto bello perché prende tutte le ragazze da tutta Italia e non ci sono bisticci. Esiste la coesione e questo mi ha dato una spinta per migliorarmi. Grazie a Stefania e al suo gruppo ho guadagnato fiducia in me stessa.

Il tuning è una realtà initima e personale, e aiuta tanto a livello morale.

Ad una neopatentata, cosa consiglieresti per iniziare?

Fare ciò che dice il cuore, non ascoltare le persone e i loro limiti. Usare Le proprie idee. Io per esempio indirizzerei al negozio del mio compagno. Ha molta pazienza e saprebbe dare le indicazioni senza lucrare.

Insomma con Giulia capisco che questo viaggio per l’Italia è la perfetta narrazione scritta della canzone del grande Lucio Dalla, La sera dei miracoli. Lei, visionaria e avventuriera nel suo racconto mi trascina nell’intimità di una passione che la rende orgogliosa. Allo stesso però mi rendo conto di aver toccato corde delicate che si spezzano come cristalli, e lo sguardo che cambia ancora, diventa lucido. La campanella della nave suona, e ora di rientrare strappando una promessa a Giulia: Ci rivediamo presto!

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