20 Gennaio 1987-2023

Buon compleanno Marco, ovunque tu sia continua a fare la piadina!

La data del 20 Gennaio ha un significato doppio e l’artefice di personaggi memorabili, stelle che hanno bruciato le tappe e la pelle. Cicatrici profonde. Danni irreparabili.  La data odierna è la data di Marco e Janis, due talenti, due ribelli, due cristalli persi troppo giovani, troppo in fretta.

Marco tutto cuore e capelli, che solo lui sapeva come farli entrare nel casco. L’elmo di ogni guerriero, il suo, marchiato AGV lo stesso che nel 2008 ha firmato dopo il mondiale in Malesia: “te l’avevo detto io che serviva un AGV per vincere il mondiale!

Sono passati dodici anni da quel terribile incidente. Trentasei quando mamma Rossella e papà Paolo gli hanno dato il benvenuto. Numeri che pesano, numeri che contano, numeri che nella memoria è solo dolore ed è il rimpianto di non averlo più tra noi. Lo cerchi, lo chiami, con la coda dell’occhio vedi un’ombra, forse è lui. Inseguimento, cerchi la scia, macché! Niente da fare. E’ solo un pò di vento che ti accarezza il viso e ti ricorda che vive in te, in noi, in tutti. Perchè Marco con la sua simpatia a preso tutti, ha coinvolto tutti, strappando sempre un sorriso nelle situazioni difficili, anche quando tutto andava di merda, non c’era da vergognarsi nel piangere davanti al mondo per scaricare una frustrazione come la moto che ti ha appena scaricato in terra, senza motivo, gettando alle ortiche un risultato. E allora ecco che arriva l’amico che non ti aspetti, arrivano i rinforzi, arriva quel vento di primavera che ti dice “andrà meglio la prossima Marco“. Un giornalista, un padre, un fratello, un amico. Marco è riuscito a telare una rete invisibile nei cuori di tutti, anche di chi lo vedeva solo in tv camminare su un tappeto rosso in giacca e cravatta, ma con boxer leopardati sotto, bene in vista – perchè i pantaloni non c’erano –  promettendo che tutte le interviste sarebbero state così. Ed ecco fatto. Se la settimana si era chiusa male e il week non era dei migliori sapevi che Marco e Paolo ( Beltramo ) c’erano, erano li: microfono, zaino, telecamera, via! Qualcosa si fa e le risate sono assicurate. 

Spesso ci chiediamo cosa avrebbe fatto oggi il Sic se fosse ancora tra noi: Avrebbe firmato per Ducati? Sarebbe riuscito a battere Marquez? Sarebbe mai riuscito a vincere il mondiale con il team Gresini? Io credo di sì. Il talento di Marco Simoncelli era sotto lo sguardo di tutti. Chi lo viveva in pista, chi in tv, chi da uno spalto, chiunque sapeva che quella freccia bianca era tra le mani e la testa di un alfiere Honda in grado di sapere fare grandi cose.

La combinazione con Janis Joplin? Semplicemente il modo di viaggiare in due mondi diversi cavalcando una moto e gettando il cuore oltre l’ostacolo.

Sic come Janis Joplin, anche lei nata nello stesso mese ma che oggi avrebbe 84 anni. La piccola ragazza bianca, sgraziata e sex symbol, con in dono la voce e l’energia della grande mamma Africa, insidiò i cuori ribelli di tutti i suoi coetanei conquistando Woodstock, il mondo della musica e tutti coloro che riuscivano ad avvicinarla. Uno stile, il suo, ribelle e hardcore. Cosa c’entrano i due così diversi e così lontani nel tempo? Cosa li accomuna due persone così diverse e così distanti nel tempo e nello stile di vita?

Marco semplicità, umiltà, tutto cuore e capelli. Janis libertà artistica, vita senza regole, energia pura. La risposta a questa domanda, forse, la si può trovare nella chimica e nella velocità con cui hanno vissuto. Tra palchi e autodromi, in sella ad una moto che va a tutta velocità accarezzando il viso che si congela nel freddo Gennaio di un anno in più, senza di voi. Senza il Sic. 

 

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©Mirco Lazzari gp/Getty Images

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©John Byrne Cooke Estate/Getty Images)

 

Motorsport is beautiful.

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