Tuning Girl Club

Mtr24 continua la sua esplorazione nel mondo rosa del Tuning grazie al Club della Red Fox Stefania, fondatrice del gruppo Tuning Club Girl. Oggi ho conosciuto Giovanna, studentessa universitaria, futuro ingegnere meccanico. Un esperienza empirica nel mondo dei motori grazie ad un passaggio di consegne tutto in famiglia: Nonno pilota di moto, papà meccanico auto ed ora si occupa di nautica.

La Sicilia è il centro vulcanico dell’energia, mamma dei motori, Giovanna è figlia di entrambi i fattori. Forse è giunto il momento di dire che la patria dei motori non è più l’Emilia Romagna? O forse scopriamo che esiste una gemellaggio mai dichiarato?

Giovanna come è nata la passione per il tuning?

Andrea la mia storia inizia grazie a mio nonno che era pilota Mv Agusta e Moto Guzzi. Qui in Sicilia lui faceva le gare per i tornanti di Monte Pellegrino a Palermo, mio papà mi raccontava molte storie e questo fu la miccia che accese la passione nel mio cuore per il mondo dei motori e del tuning. Mio padre ha seguito in parte le orme del nonno e diventò meccanico di moto, ora si occupa del settore nautico. Io sono figlia unica ed ho cercato di apprendere quanto più possibile sulla storia motoristica precedente ai miei anni. Oltre all’auto guido anche la moto..

Sono un’appassionata a tutto tondo. Da adolescente assaggiavo le prime poppate di libertà con la motocicletta, crescendo sono passata alle auto. Posseggo una Grande Punto del 2006. Una delle migliori auto italiane che si prestano alle modifiche.

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©Giovanna Corona

Secondo te ci sono molte ragazze, anche della tua età, che si intendono di motori o che hanno l’interesse di avvicinarsi alla meccanica?

No purtroppo siamo meno della minoranza. Io credo di essere una delle poche che in Sicilia, soprattutto a Palermo dove vivo. Non c’è nessuna ragazza che si dedica al tuning con kit estetici curando anche la meccanica. Alla fine se fai solo il kit estetico e non migliori un po’ le prestazioni, secondo me, non vale la pena.

Insomma Giovanna mi fa capire che sto parlando con una ragazza pronta a prendere le redini dell’Ing. Materazzi, papà della F40

Rispetto a Stefania mi sembra di capire che hai una maggior cultura a livello motoristico, questo spiegherebbe il motivo del vostro bellissimo legame.

Penso si possa dire anche cosi. Ci bilanciamo e ci capiamo al volo su tutto. Condividiamo il pensiero che a Palermo il tuning è sbagliato! Non c’è bilanciamento! Trovi vetture extreme in kit estetici ma interni e motore tutto originale, oppure trovi tuning hi-fi che riempiono solo sportelli e bagagliai di altoparlanti, amplificatori, subwoofer. Io non giudico però secondo me sono soldi sprecati. Il tuning guarda ogni aspetto della propria auto: Dal kit estetico, ad un kit meccanico – anche piccolo – ma secondo me necessario. Poi certo mi rendo conto che non tutti hanno la fortuna come me o Stefania di potersi appoggiare a qualcuno che ti aiuta, insegna o si rende disponibile a farti lavorare sulla tua auto nella propria officina.

Cosa potrebbe esser utile a fare un po’ di chiarezza? Una guida sul Tuning?

Secondo me si. Se ci fosse una o più persone che vengono ai raduni con auto bilanciate sarebbe eccellente. La passione ti spinge a fare scelte in base a ciò che rende più unica la propria auto. Poi c’è anche chi non sa cosa fare e fa scelte non azzeccate. Esempio: una volta trovai una 159 dove aveva 3 batterie da camion. Capisci che non ha molto senso la cosa.

Un altro esempio: Quando ho conosciuto Marco Stellino a Gela, pilota drift, è stata una gioia per gli occhi in quanto lui ha eseguito modifiche importanti anche a livello estetico oltre a livello meccanico. Però lui è un pilota professionista ed è un peccato che i suoi consigli non siano stati apprezzati al meglio.

Mi piacerebbe organizzare un raduno dove ci possiamo dividere in settori, come se fosse una fiera: Da una parte il Tuning e dall’altra il drift perché a Palermo si fa solo molta confusione. E’ un vero peccato.

Anche tu ti arrangi con i lavori oppure compri i pezzi già pronti?

Ovunque posso mi arrangio con i lavori perché i costi sono elevati. E poi la soddisfazione di avere tra le mani qualcosa che ho creato io è impagabile. Comprare qualcosa di già fatto non ha lo stesso valore. L’unica spesa che vorrei affrontare è una vernice che cambi al sole, purtroppo nella mia città non si trova e devo allontanarmi di circa 60 km.

Come hai conosciuto Stefania?

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©Simone Nama Aprile

Tramite social. Stefania l’ho incontrata 6 mesi prima di vendere la mia prima auto, un Aixam del 2017. Prima che conoscessi TGC eravamo molte poche a Palermo, poi  indagando e sponsorizzando la mia idea ho conosciuto Stefania .Non fu subito amore in quanto ci fu un precedente con un’altra ragazza che ha lasciato dei solchi in lei. E quindi sono partita con la cura del sito e dei social, giusto per guadagnare punti fiducia. Dopo 1 anno di telefonate e canali social parto per Catania e organizziamo  l’incontro. Avevo appena comprato la Punto e l’abbiamo battezzata cosi. Da quel giorno sono cambiate molte cose e ho iniziato a partecipare ai raduni insieme a lei ed al club. Un cosa che amo di Stefania è che tutto è nato in modo naturale.

Nonostante la distanza e i monitor dei computer Si percepisce il forte legame che c’è tra voi ed molto bello.

Quanto tempo passi in officina per migliore la tua auto?

2 o 3 giorni a settimana circa 12h ore di officina. Quando comincio un lavoro devo portarlo a termine. Non riesco ad immaginare la mia auto li aperta. Perciò quando indosso guanti e tuta e decido di sporcarmi le mani ho una start line e il tempo vola. Ma esco solo quando ho finito. Fosse per me starei li anche la notte!

Quante modifiche hai fatto? Hai qualche progetto in testa?

Non così tante: Fari, verniciatura calotta specchi, assetto Eibach, led di tutte le interfacce interne, full led esterno, impianto stereo con sub 28 amplificato, tappetini con il simbolo Giugiaro e il logo TCG. Non ho voluto puntare molto sul tuning audio.

Più avanti mi occuperò dell’impianto frenante con tubi in treccia. Sto puntando a Brembo con pinza e tubi colorati ovviamente. Non ho un modello di riferimento, sono ancora in fase di ricerca. L’obbiettivo è quello di creare una turbina per il motore con mio padre ma sto ancora studiando le pressioni per evitare di rompere il motore o peggio. Questo è un progetto che ho in testa e piano piano ce la farò.

Poi arriverà anche un kit estetico e cerchi nuovi, probabilmente Black Diamond Fiat. La mia Grande Punto deve esser aggressiva Ma soprattutto unica in tutto!

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©Giovanna Corona

“Oltre alle auto c’è la moto…Kawasaki Z250 sl 4 tempi. Cambiato solo lo scarico, ne comprai uno simile all’Akrapovic.”

I suoi veicoli hanno colorazione rosso e nero, parti in ergal, e arriverà la vernice per le pinze e delle grafiche per le carene.

Hai mai preso in considerazione la stampante in 3D?

Si, l’ho studiata per creare dei supporti della GoPro per la moto. Avendo tanti progetti in testa è molto probabile che prima poi farà il passo. Ho il vantaggio di avere una mentalità volta all’arte dell’arrangiarsi e quindi sfrutto tutto quello che ho disponibile per creare, prima di spendere soldi.

Cosa ti aspetti dal futuro grazie alla tua passione tra studio e lavoro?

Ampliare le conoscenze stradali, raggiungere il mondo Race e della F1, ingrandire la mia cultura della meccanica. Il mio sogno è quello di entrare in un team di auto o moto da corse. Poter parlare con ingegneri, piloti, tecnici per me sarebbe stupendo. Poi le grandi aziende come RedBull non hanno limiti ed hai molti attrezzi che in commercio non trovi o comunque non puoi permetterti.

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©Giovanna Corona

Ora come ora è un giocare nel mondo dei motori, un giorno vorrei arrivare ad essere una professionista.

Giovanna è una persona dalle mille risorse. Questa chiacchierata mi ha confermato ciò che già pensavo quando ho conosciuto Stefania: La Sicilia è davvero terra di motori! La Targa Florio, l’Ing.Re Materazzi e la F40, il Preside Volante Nino Vaccarella… La storia del nostro paese è la culla dei motori, da nord a sud, senza distinzioni o limiti ma il tempo ha gettato molti secchi di acqua ghiacciata e abbiamo dimenticato.

 

In bocca al lupo Giovanna!

 

 

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