Il Tuning.
Il mondo dell’elaborazione è sempre fantasioso e non impone limiti. Al contrario, ti porta a spingerti sempre più in là. Oggi con Stefania, fondatrice del Tuning Girls Club, proviamo a dare un’idea di questo mondo dalle 1000 sfumature. Stefania è una meravigliosa volpe rossa, mamma di due figli con la passione per il tuning nata in età adolescenziale e cresciuta grazie a piccole scintille che hanno alimentato il fuoco nel suo cuore. Con la sua amministratrice del gruppo, Giovanna Corona, sono un punto di riferimento per le due città, soprattutto lo sono per tutte le tuning girls che ruotano in questo mondo e che grazie a loro hanno trovato un modo per connettersi ovunque loro si trovino.
Come nasce la passione per il tuning ?
Quando ero adolescente uscì nelle sale cinematografiche Fast and Furios. Rimasi molto colpita e mi innamorai di questo mondo fatto di modifiche e unicità per l’auto. Tutto è partito da mio fratello, in un pranzo con la famiglia, lanciando l’idea di partecipare ai raduni. Fu così che nacque, all’età di 15 anni con la voglia di scoprire questo mondo alimentare la mia curiosità e, di conseguenza, cresceva la voglia di partecipare ai raduni. Data l’età dovetti aspettare e Nel frattempo studiavo sulle riviste di tuning ( elaborare ndr ). Solo all’età di 27 anni sono riuscita ad approfondire grazie ad un collega appassionato che mi parlò del sua auto e delle modifiche che stava apportando.
Ho iniziato così a frequentare raduni e i week di gare per farmi un’idea. Poco tempo dopo mi sono recata in un’officina di fiducia che diventò il mio banco discuola.
“La ragazza dei cerchi rossi”
Questo soprannome nasce quando, da autodidatta, ho ristrutturato dei cerchi aggiustando piccoli difetti e colorandoli di rosso. Abbinati ad altre chicche della mia auto fu il primo lavoro che eseguì.
I primi viaggi alla scoperta di altri appassionati
Andavo da Caltagirone a Catania da sola in quanto, nel paese dove vivo, la gente mormorava troppo e di conseguenza mi sono dovuta adeguare per non creare situazioni che potessero mettermi in cattiva luce. Nel tempo ho imparato a lavorare sulla mia vettura: grazie alla mia passione e una super visione del meccanico che mi ha istruito, ora sono autonoma.
La passione fa miracoli e tu sei una meravigliosa conferma.
La mia auto Opel Corsa Mj 1.3 e le modifiche:
Interni
- Pedaliera sportiva, cuffie cambio e freno mano artigianali in pelle rossa per abbinare gli interni
- Sorgente Sony
- Led sotto il cruscotto
- Power bank integrata al cruscotto
- Bracciolo
- Hifi-car: Woofer 16 xpl, twetter sp audio, ampli Steg 4 canali, subwooof Magnat 12 da 30 diametro, cassa sub rivestita con moquette rossa e pizzo nero, cappelliera svuotata e rivestita con tela acustica
- Tappetini personalizzati Tappeti Italia
- Voltimetro
Esterni Ant.
- Lama sotto paraurti
- Mascherina no Logo
- Fari artigianali con lenticolare e freccia dinamica
- Frecce laterali dinamiche oscurate
- Calotte, tetto, alettone nero vettura bi colore
Est. Posteriore
- Terminale Simoni Racing
- Cofano lisciato
- Vetri oscurati
- Stop after market oscurati
- spoiler
Quanti e quali modifiche, secondo te, andrebbero fatte alla macchina?
Non ci sono limiti nel tuning.
Ogni modifica ne chiama un’altra, ogni progetto porta ad una evoluzione. Ovviamente c’è grande differenza tra il tuning del nord e del sud.
Puoi farmi un esempio?
Al nord si trovano vetture extreme: Tutto molto simile ai film. Dalla Campania in giù c’è meno “vistosità”. Si mantiene il colore originale e si modifica solo il kit estetico e si lavora in modo più soft. A me piace pensare e apportare modifiche in piena autonomia. Da un’idea elaboro una modifica creando così una chicca che rende unica la mia auto. Trovo questo aspetto molto gratificante e mi rende orgogliosa in quanto è qualcosa che ho creato con le mie mani.
Pensi che sia una passione molto costosa?
Decisamente si. Modifica chiama modifica, un po’come nelle moto, non ce un limite. Se metto un paraurti nuovo devo abbinare delle minigonne, se cambio i cerchi devo cambiare l’assetto, distanziali, dischi, pastiglie, ecc ecc. Insomma ogni piccolo cambiamento stravolge la linea e l’occhio vuole la sua parte.
Hai un casa madre di riferimento oppure vai dove ti piace?
Abbiamo diversi sponsor che ci permettono di personalizzare le nostre auto con il mio logo.
La mentalità maschilista…
C’è molto sessismo soprattutto al sud. Noi donne soffriamo in quanto siamo una minoranza su tutto il territorio. Ti faccio un esempio: durante un raduno un preparatore di auto di corsa venne da me e fece una battuta infelice paragonandomi a sua figlia. L’uomo mi disse che se fossi stata sua figlia, non mi avrebbe permesso di stare lì, in quel gruppo di appassionati, come me, dove si poteva socializzare e confrontarsi. Il gruppo era composto principalmente da uomini. Insomma per questo preparatore la donna in mezzo a tanti uomini fa pensare male.
Grazie alla sua passione, Stefania oggi è un giudice di gara nel tuning con abilitazione solo nella regione Sicilia, attraverso EMMA – una associazione che organizza gare sul territorio nazionale e mondiale.
L’associazione ha un regolamento che lavora in parallelo al circuito. Ogni categoria ha un elenco di modifiche effettuate nel veicolo e in base alle valutazioni vengono assegnati dei punti. Più modifiche hai e ben fatte più sali in classifica.
Qual è il percorso che devi fare per diventare giudice?
Attraverso i corsi di formazione. Alla fine del percorso si viene affiancanti da giudici più esperti per avere l’abilitazione. Ci sono vari step e puoi arrivare fino a livelli mondiali.
Facciamo un tuffo nel passato: se ti guardi indietro, faresti le stesse scelte oppure ti sei pentita di aver investito così tanto nella tua passione?
Assolutamente no. Non mi pento in quanto le elaborazioni sono fatte al solo scopo di rendere la vettura unica e dovrebbe rispecchiare la personalità. A noi ragazze piace essere alternative e distinguerci dalla massa.
Pensi che sia possibile fare una mega raduno con le ragazze?
Molto difficile in quanto le distanze non ci aiutano. Il Club esiste da 2 anni e piano piano sta crescendo. Il gruppo è nato il 19 aprile 2020: Nonostante la pandemia, attraverso i social sono riuscita a raggiungere 220 ragazze appassionate come me del tuning. Uno dei mie sogni sarebbe quello di realizzare un raduno a livello nazionale di sole donne che arrivano da tutta Italia e, perché no, anche dall’Europa però mi rendo conto che è difficile in quanto ognuno ha i suoi impegni e una quotidianità da affrontare.
Il gruppo Tuning Girls Club ha anche degli sponsor che supportano tutte le ragazze attraverso oggetti di personalizzazione: dai tappetini ai portachiavi, adesivi.
Eccoli in lista
- Stylishcar.it
- G.m.o gommista
- Tfa industries porta chiavi TGC
- Tappeti Italia di Luigi Amore per tappetini personalizzati con logo TGC
- Stickers Design di Gaetano Nicoloso magliette e adesivi con il logo TGC
La red fox Di Caltagirone dimostra che la passione non ha limiti, grazie anche a Giovanna – suo braccio destro- dimostra che si possono raggiungere traguardi importanti con la passione, dedizione, impegno e avere grandi soddisfazioni: dai piccoli lavori fai da te, a personalizzazioni importanti. La Opel di Stefania ne è un esempio: piccole modifiche al cruscotto, come la power bank con supporto per lo smartphone, è una chicca che in chiave moderna fa una grande differenza risparmiando molto spazio in auto senza sacrificare l’estetica.
E tu? Che auto guidi? Come l’hai personalizzata?
Fai sentire la tua voce e mostra la tua arte su quattro ruote.
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— Mittiga tuning (@Mittigatuning) December 13, 2019