Valencia.

Ancora tu protagonista.

La stagione 2022 della MotoGP è sicuramente una stagione da ricordare, incorniciare, per le emozioni e per i sogni, per Ducati che può vincere il titolo con Bagnaia, per Aprilia che ha avuto la chance di giocarsi il titolo con lo spagnolo Aleix Espargaró, Yamaha con il diablo Fabio Quartararo partito come favorito e che ora si ritrova con un distacco di 23 punti. Un distacco non enorme ma un errore di nervosismo può dare la vittoria mondiale a Pecco o Fabio. Ducati con Bagnaia ha fatto una stagione incredibile, goliardica per il recupero costante in classifica, graziati anche da qualche errore di troppo del francese e da una Yamaha non sempre al top in grado di frenare l’ascesa Ducati. 

Aprilia invece ha visto sfuggirsi le chance di lottare per il titolo a causa di qualche errore umano ma soprattutto a causa di un pilota non sempre eccellente che ha scaricato responsabilità al team invece di fare un mea culpa, più che dovuto, necessario per ritrovare una stabilità e una serenità persa come la testa della classifica: forse l’illusione e la coscienza di esser davanti all’unica chance di vincere il titolo, per lo spagnolo, ha spezzato un equilibrio che non è più stato trovato. Peccato.

Yamaha ritrova la sua punta di diamante, il campione in carica, Fabio Quartararo, a fine stagione affila le armi e studia un compromesso per mettere una pezza su questa stagione partita bene finita a briglie sciolte senza un perchè. Almeno in apparenza. Il francese può contare solo sue forze e sulla Dea Bendata sperando che lo guidi verso una vittoria ed un errore da parte di Pecco.

Honda, e tu? La casa nipponica ha dovuto fare i conti senza Marquez e ha dimostrato tutte le sue debolezze con una moto estrema, quasi inguidabile, sicuramente inguardabile. Un ulteriore conferma che questa moto la può guidare solo lo spagnolo senza dare troppo margine ai suoi compagni di squadra che faticano a stargli dietro.

Ultimo ma non per importanza c’è la sorpresa mondiale, il ragazzo scelto da Gresini che ha creduto in lui, per farlo crescere e vederlo trionfare, un giorno: Enea Bastianini. Il 24 enne approdato nel team di Fausto, prima della sua scomparsa per Covid, ha regalato grandi emozioni a Nadia – che ha preso le redini del team – alla squadra e, senza dubbio, anche a Fausto che con Marco si saranno goduti lo show. Bastianini quarto in classifica ha dimostrato di esser maturo per un moto ufficiale e il prossimo anno sono sicuro che potrà lottare per il titolo mondiale. 

Ma Valencia è anche e soprattutto Rock and Roll.

Nei tempi più recenti torna alla mente il 2015 quando a Valencia andò in scena il peggior spettacolo mai visto in un mondiale di motociclismo: Marc Marquez si fa carico di una vendetta tutta personale e decide di coprire le spalle a Lorenzo, saldamente in testa alla gara, dagli attacchi di Pedrosa, terzo. Jorge Lorenzo da grande campione dimostrò tutte le sue qualità, ancora una volta, nel sapere gestire la gara e soprattutto di esser molto veloce. Spettacolo indegno, raccapricciante quello di Marquez che ha macchiato in modo indelebile la sua ecclettica carriera.

2011 il week-end più nero. Marco Simoncelli viene ricordato proprio a Valencia con un minuto di casino per ricordare il campione romagnolo nel miglior dei modi, un minuto di casino per ricordare quanto quella presenza così grande lascerà un vuoto immenso ed un silenzio che ancora oggi fa molto male.

Continuando a viaggiare a nel tempo si torna al 2006 quando Rossi ( su Yamaha Camel ndr ) lottava per il titolo contro Nicky Hayden e le Honda ufficiali che nel 2004 furono vedovi del campione di Tavullia. Honda doveva riscattarsi da un Rossi vincente con una moto nettamente inferiore. Fu proprio Valencia a regalare il titolo a Honda e all’americano quell’anno dopo una stagione che ha visto i protagonisti battagliare inciampando, in qualche occasione, in recuperi o vittorie di foga. 

Quell’anno finì con Rossi per terra alla prima staccata. Scivolata che ancora oggi, a distanza di molti anni, mi lascia molto perplesso in quanto, vedere Valentino sdraiarsi in quel modo, tutto sembra tranne che una scivolata arrivata per una staccata oltre i limiti

Insomma ci sono tutti gli ingredienti per fare una meravigliosa torta tricolore, a prescindere da come finirà, sulla parte più alta e più bella, festeggiando e ringraziando tutti. Abbracci, baci, saluti e arrivederci per alcuni, come Jack che lascerà la Ducati ufficiale.

Non ci resta che aspettare l’inizio del week.

Diablo vs Nuvola Rossa. Ducati vs Yamaha.

Motorsport is beautiful

 

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