Veloce come il vento.

Giovanni Di Pillo se n’è andato così. Veloce come la sua voce che ti entra nel cuore e non ti abbandona più, trascinatore alla conquista della pole o all’acrobazia del mono ruota. Acrobazie, staccate, duelli vincenti e avvincenti, il tutto raccontato in telecronaca, come se fossi lì, per darti quell’idea di cosa vuol dire essere un pilota della Nordauto alla guida della 155; Pilota di una Ducati, ereditata quasi per caso, per una scommessa vinta senza neanche saperlo ma scoprendolo con gusto.

Giovanni Di Pillo c’era, e sempre ci sarà per noi, a raccontare week-end di gare aspettate con ansia: il Supertursimo Italiano, la Superbike. Giovanardi prima, Fogarty, Haga, Chili, Bayliss, Edwards dopo.

Telecronache che erano favole raccontate da un appassionato vero, perché Di Pillo era così: un appassionato mai stanco di emozionare, mai stanco di far divertire chi, da casa, aveva l’appuntamento fisso: Di Pillo era, e sempre sarà, quell’ospite della domenica a pranzo che allarga la famiglia.

Una famiglia che il Mugello ha ereditato con i suoi aneddoti portando di nuovo in alto la sua intramontabile ed emozionante voce.

Hai scelto un giorno lontano dalle gare, il giovedì del Free access alla superbike per volare veloce, per diventare il vento che soffierà al Mugello durante una gara, un giorno come tanti per non dover ricordare quella domenica di Ottobre del 2011 che ha ferito tutti.

Grazie per averci lasciato in eredità la nostalgica telecronaca di un tempo passato ma che vivrà nell’eternità del motorsport.

Giovanni Di Pillo, uno di famiglia.

motorsport is beautiful

 

Leave a Reply