Max Verstappen si conferma campione del mondo!

Una domenica condizionata da una pioggia che lascia poco scampo, orrori ed errori ripetitivi e stancanti, difese da top gun per questa tappa orientale che non vede la luce nella chiarezza delle regole.

In tutto questo rumore dettato dalla pioggia e dalle polemiche – oltre alle incazzature generiche tra i piloti – possiamo dire che Suzuka si conferma una pista davvero complessa e che non lascia scampo ad errori, di nessun tipo, per nessuno. Tranne per i piloti veri, quelli con il piede alla Roberto Bolle, quelli che hanno il tocco fatato di far aprire le farfalle quel quanto basta per gestire una vettura pronta a dare colpi di frusta ad ogni uscita di curva: gli alfieri veri oggi hanno domato andando a briglie sciolte. Dopo tre lunghe ore di attesa le vetture tornano in pista e, come da copione, la RedBull di Verstappen decolla sull’acqua come un deltaplano è un colibrì impazzito quello che si vede in pista e mette un distacco abissale tra tutti. Leclerc come sempre ci mette il cuore, tutto se stesso in ogni passaggio per difendersi da un Perez indiavolato – forse pensava di avere Hamilton davanti a se in abiti rossi – e prova di tutto pur di sopravanzare il muro rosso tutto francese: solo un piccolo errore decreta un podio dato per certo con una sanzione che lascia l’amaro in bocca e lingue bollenti perchè Charles, quel secondo posto, l’ha meritato più del mondiale vinto da Max oggi. Ma tutto passa in secondo piano, come sempre, quando ce un grave errore della FIA.  Ocon su Alpine difende con le unghie un quarto posto meritato tenendo a bada uno scatenato Hamilton pronto a sferrare attacchi come rambo: oggi l’Alpine ne aveva davvero di più o semplicemente Lewis non ha voluto rischiare? I tre campioni del mondo, dimenticati per tutta la gara, sono rimasti solo spettatori subendo un distacco complessivo di sei secondi; escluso l’inglese che è arrivato al traguardo con un distacco minimo, Vettel e Alonso hanno visto il quarto posto con il binocolo. Peccato.

La difese di Leclerc? Cineteca da Hollywood!

Per fortuna Sky Sport F1 non ha dimenticato di osservare gli ultimi minuti di gara ( la gara è andata a tempo per restare in tema regolamento ndr) dove Leclerc, come detto sopra, ci ha messo in cuore difendendo con tutto ciò aveva nel taschino quel secondo posto: incalzato costantemente da Perez l’alfiere Ferrari con gomme slick su una pista full wet si conferma essere un pilota vero, con un talento innato nella guida anche in condizioni impossibili con gomme ormai totalmente consumate. Insomma da stracciare il libretto e sequestro del mezzo.

Si chiude così un campionato che ci ha visti sognatori vincenti per metà stagione ma che si chiude come sconfitti a metà. Bravo Max Verstappen che si conferma pilota estremamente veloce e forte, anche sul bagnato rispetto al passato dove, ogni gara, era un’incognita per la sua goliardica necessità di dimostrare ma che ora va solo a confermare.

 

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