Danilo non mollare!

Ducati non scherzare!

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©Steve Wobser/Getty Images

Danilo Petrucci spinge, va forte, pressa e manda alle ortiche il suo diretto avversario in gara 1 vincendo così la sua terza gara in sella alla Ducati. Pista sconosciuta, muri, sabbia, errori facili, difficili interpretazioni di una pista tutta nuova; Un mix che a Petrux non spaventano e lo dimostra così, con una gara eccellente che lo vede protagonista per tutta la gara. Gara 2 lascia forti dubbi sull’organizzazione incapace di sistemare un guasto elettrico sul circuito che ha portato un ritardo di circa 30 minuti al restart. Il secondo della giornata in poco tempo ( il primo causato da una bandiera rossa per una caduta ndr).

Problema risolto si riparte con Jake Gagne (diretto rivale del ternano che in gara 1 scivola mentre era al comando ) che prende subito il largo mentre Petrucci rimane impantanato a centro gruppo senza riuscire a risollevarsi. Pochi chilometri ed arriva la peggiore delle notizie: Il desmodronico motore di Borgo Panigale si rompe, fumata bianca e addio al poker di successi.

Grande delusione per Danilo come per tutto il team che speravano in un’altra vittoria ma il fermo di mezz’ora in pista per il guasto elettrico a portato a temperature vulcaniche il motore e quindi in ebollizione l’acqua. Peccato.

Vince cosi Jake Gagne inseguito invano dal suo compagno di squadra Cameron Petersen. Kyle Wyman (sostituto di PJ Jacobsen fermato dal COVID) terzo a completare il podio vincendo in volata su Hector Barbera.

Ferrari what else?

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©Joe Portlock – Formula 1/Formula 1 via Getty Images

Il Santerno non perdona. Lo già detto, lo dirò sempre. Verstappen e Honda nemmeno. Anzi rincara la dose dando un distacco impressionante a tutti lasciando Perez a raccogliere le briciole e a fare da gregario su Leclerc con l’unica Ferrari rimasta in pista dopo che Sainz, sfortunato anche questo week-end, finisce nella sabbia alla partenza. Ci aspettavamo una rimonta da mondiale, un illusione vista la situazione e la FIA che ancora una volta mostra tutta la sua incapacità nel gestire una condizione meteo a cui, forse, nessuno è più abituato. Se il problema era Masi, adesso chi è?

Questo week-end mi fa pensare e porta alla luce una concreta realtà che ad inizio mondiale non si notava: Red Bull e Honda sono un binomio perfetto, ancora fortissimo e difficile da battere. Risolti i problemi ai tubi della benzina che erano inclini alla rottura a causa di eccessivi saltellamenti l’olandese volante ritorna e lo fa dominando.

Un week-end che speravamo di festeggiare in modo diverso, con aspettative altissime stroncate da un motore – quello delle Ducati – che ha ceduto ed una Ferrari che ha deluso in casa tra errori ai box e Leclerc che nella foga di agguantare il secondo posto getta al vento un podio facile.

Appuntamento dunque al prossimo week-end tutto stars and stripes per Danilo e la Ducati che correranno in Virginia mentre la F1 torna a Miami.

 

Motorsport is beautiful

 

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