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@Sconosciuto

Buongiorno Italia!

 

E che buongiorno!

Dall’Australia all’America passando per l’Italia, un vento di trionfi delle due e quattro ruote. Talenti puri e cavalli scatenati da dominare senza perdere le briglie. Il week-end di gara ci vede protagonisti chiusi a sandwich tra due nazioni lontanissime tra loro ma che oggi li unisce più che mai grazie ad un colore: Il Rosso.

Rosso Panigale, Rosso Ferrari. Cosa c’è di meglio? Una gita fuori porta per commentare e gioire insieme queste vittorie volute, sudate, anche inaspettate come quella di Petrucci in America al debutto in un mondiale tutto nuovo per lui. Danilo ancora una volta dimostra che scommettere su di lui non è un azzardo ma una certezza. Motogp prima, Dakar dopo, America oggi. Una tripletta alla José Mourinho quando vinse tutto con l’Inter. Non ce da meravigliarsi della vittoria di Danilo ma ce da chiedersi, piuttosto, perchè è finito in America per poter dimostrare, ancora una volta le eccellenti doti da pilota. Mi tornano in mente le parole di Paolo Beltramo a Contro Campo parlando di Simoncelli a Imola alla sua prima avventura in SBK in sella ad una Aprilia protagonisti entrambi di un week-end da sogno con un podio conquistato grazie ad un sorpasso ai danni del corsaro Biaggi all’ultima staccata prima del rettilineo.

Un sorpasso così bello che persino Biaggi rimase piacevolmente sorpreso dall’accaduto. Pazzesco!

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©Dan Istitene – Formula 1/Formula 1 via Getty Images

Poi c’è l’Australia, terra di canguri e di sogni. Albert Park di Melbourne la prima vera pista – con strada cittadina – per la F1 moderna che finalmente mette le ruote su un asfalto amico, quasi intimo, che tira una riga dimostrando la bellezza di un circuito vero, disegnato in modo naturale per la F1, muri lontani, sabbia assassina, vie di fuga larghe a sufficienza che permettono di rischiare meno e giocare di più.

E nella terra dei canguri Leclerc salta lungo e aumenta il margine in classifica su Verstappen che vede il suo secondo ritiro stagionale. Il francese guida da capitano di un veliero la sua Ferrari e bombarda tutti a suon di giri veloci massacrando le speranze di chi credeva di potersi avvicinare, quanto basta, per sognare di duellare. Macchè! Leclerc non lascia spazio a sogni e speranza e lo dimostra già il sabato con una Pole Position che fa tremare gli spalti.

La gara? Vento in poppa, vele ben spiegate e la gara, tra bandiere gialle e Safety Car, non fermano questa Ferrari che ha trovato un equilibrio infernale per tutti e che mette in crisi l’affidabilità di motori estremizzati da un regolamento che pretende ma non a tutti rende.

Insomma oggi è la giornata ideale per dimenticare almeno per qualche ora pandemia, guerra, problemi di vita quotidiana stappare una buona bottiglia di vino e godersi i piccoli piaceri della vita tra l’arte culinaria e queste vittorie che in Italia tanto volevamo di cui avevamo bisogno.

Motorsport is beautiful

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