Gabriele Tarquini.
L’ultima staccata di una vita in corsa contro il cronometro.
Gabriele Tarquini porta colori di Hyundai Elantra N della BRC Squadra Corse a fine stagione appenderà il casco al chiodo.
Sembrava una favola infinita, una carriera destinata a scrivere ancora molte pagine di libri vuoti e, invece, il cinghiale abruzzese saluta tutti lasciando il WTCR. Forse l’età, forse la consapevolezza di aver dato tanto, tutto, forse sono cambiati gli obiettivi. Di certo Tarquini non ha nulla di cui rimpiangere in una carriera lunghissima che l’ha visto protagonista in moltissimi campionati e con vetture totalmente diverse.
“Abbiamo iniziato da un foglio bianco e creato la Hyundai i30 N TCR, ho vinto la prima gara e il titolo. Il nostro rapporto è molto forte. Non voglio smettere di guidare completamente, perché le corse sono come una droga per me, quindi dovrò pian piano abituarmi perché non posso passare dal correre a tempo pieno al fare niente“.
Nasce a Giulianova nel 1962 e la passione dei motori scoppia nel 1974 quando approda nei kart e si laurea campione italiano per due anni di fila 83-84. Nel 1985 approda in Formula 3000 conquistando diverse volte il podio. L’esordio in F1 a Imola 1987 su Osella per poi dire addio alle monoposto nel 1995 dopo 38 partenze e 15 qualificazioni mancate. Dall’endurance al turismo guidando per Alfa Romeo, BMW, Honda togliendosi molte soddisfazioni; Nel 1994 trionfa nel campionato britannico. Poi l’avventura Seat dal 2005 al 2012 dove riuscì a conquistare il primo e unico mondiale turismo con la casa spagnola nel 2009.
Ne 2018 si presenta una nuova sfida dall’oriente; La Hyundai ,con la I30, vuole entrare nel campionato WTCR e chiama l’alfiere italiano per il progetto corse. La scelta si rivelò più che azzeccata! Nel 2018 Tarquini – Il cinghio – conquista il titolo iridato ( peggior piazzamento terzo posto ) conquistando 306 punti.
Il cinghio ci saluta con un palmares infinito, una carriera difficile da ripetere e che sicuramente sarà di ispirazione ai più giovani che vorranno avvicinarsi a questo mondo. C’è ancora tanta voglia di dimostrare che nonostante l’età si può esser veloci contro il tempo o veloci come il vento.
Grazie Gabriele!
Motorsport is beautiful