Imola.

La patria Ferrari.

Il 2006 per l’Italia è un anno importante, quello della rinascita come una fenice, dei sogni da ( non ) infrangere, di rimpianti e riscatti necessari per continuare a sognare. Da una parte c’è la convocazione nazionale per i mondiali di calcio in Germania, a casa loro, dall’altra c’è una sfida che vale più della coppa del mondo, una di quelle che hanno diviso le tifoserie, le tribune, le bandiere e i colori.

E’ Italia – Spagna: il Re rosso contro il principe asturiano, Ferrari vs Renault, una sfida che va oltre i confini europei che varca le soglie delle scaramanzie più intime e sopraffine. Una lotta mondiale che parte dal 2005 quando Fernando Alonso – talento scoperto da Briatore – mette le mani sul sigillo iridato. Ma la verità è che Michael Schumacher non ha mai digerito quello scontro perso in casa della scuderia di Maranello con un Alonso che diventò un muro contro il tedesco rintuzzando ogni singolo attacco.

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©Cahier Archive

Ma il 2006 è un nuovo inizio, non brillante per la Ferrari che deve tornare a splendere a tutti i costi. Almeno in casa.

Trema Imola. La tempesta incombe su di te. Il Santerno è quieto in quel sabato che preferisce far sfogare i piloti sprigionando e spremendo i cavalli: il V8 e si annuncia così alla S di Senna, gas spalancato in uscita e al T1  Michael Schumacher è sotto di 0.282 secondi dal leader. Villeneuve, Tosa, Piratella, Acque Minerali, staccata della Variante Alta ed è un altro parziale record con mezzo secondo di vantaggio! Il v8 continua a urlare, noi con lui, si vola verso la Rivazza bello stretto poi largo e il traguardo è li ad attendere questo binomio straordinario ed è… Pole Position 1:22.795 secondi. Esplode Imola! E’ subito grande festa perchè Alonso non andrà oltre il quinto posto staccato da quasi un secondo da Schumacher.

Le qualifiche regalano una gioia incredibile, la festa è appena iniziata e dai balconi le bandiere raddoppiano sventolando e sprigionando tutto l’amore e la passione per la rossa e per il Re Rosso.

Domenica, giorno della gara.

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©Cahier Archive

Si torna in griglia, questa volta per prepararsi alla battaglia. Imola non perdona ma la fortuna aiuta gli audaci. Ore 14.00 scatta il gran premio di San Marino con i piloti che mantengono salde le posizioni, forse un eccesso di cautela o, forse, la consapevolezza che serve pazienza per sferrare gli attacchi. Schumacher vola, Massa aiuta la fuga difendendo la posizione e tenendo dietro Alonso.

Il walzer dei pit-stop aiutano, almeno in parte, l’asturiano che balza in testa alla corsa. Ma la vera guerra inizia a 27 giri dal termine. Fernando Alonso incalza la Ferrari di Michael Schumacher; Da preda a cacciatore, a parte invertite la guerra psicologica diventa una questione di orgoglio.

A poche tornate dal termine Alonso sbaglia, Schumacher sorride e saluta. L’ha vinta lui. La guerra non è finita ma la vendetta è servita; Il Kaiser si è ripreso ciò che gli è stato tolto nel 2005 regalando a tutti noi una vittoria mondiale, teutonica, magistrale.

L’ultima sinfonia rossa. L’ultima vittoria a Imola. 

Motorsport is beautiful.

 

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