“Il cancro mi perseguita, non appena è andato via, è già tornato. Ora sto cercando di trovare una soluzione. Ma è difficile. Ora devo tirare fuori tutte le mie forze per affrontare le prossime terapie. Nella speranza che qualcosa funzioni”.
Queste furono le parole scritte sulla sua pagina Facebook. Purtroppo si sa, il cancro è un bastardo senza gloria, si appropria del tuo corpo e lo plasma a suo piacimento. Ha corso più veloce della ventiquattrenne Sabine Schmitz quando vinse la 24 ore del Nürburgring, è stato più aggressivo ad ogni staccata per guadagnare metri importanti sulla vita del pilota e alla fine ha vinto la gara; La lunga battaglia durata 3 anni ha trovato il sorpasso alla Schwedenkreuz e ha preso margine alla Fuchsröhre andando in fuga senza lasciare spazio per rimonte. Sabine scoprirà la malattia nel 2017 affrontando molteplici interventi chirurgici e terapie ma il cancro è tornato due anni dopo, più forte di prima. I pit-stop obbligati sono stati pochi ma quando si ammalò ancora nel 2020 fu costretta a fermarsi ancora senza poter tornare a gareggiare. Tuffiamoci nel passato di Sabine per onorare la sua scomparsa ripercorrendo parte della sua carismatica vita da pilota e da imprenditrice-
Da alberghi e ristoranti alla carriera agonistica in pista
Nürburg ne ha viste tante, amatori, appassionati, professionisti, F1, Endurance, Sport Prototipi. Si può dire che sia un testimone del tempo. Il castello osserva tutto in silenzio, ogni cosa, ogni evento, è come un grande occhio che guida gli appassionati e professionisti al suo circuito, a casa sua, oltre le colline che lo proteggono circondato dagli alberi. Poco più avanti sorge il Nordschleife che oggi, purtroppo, piange la scomparsa di un’altra stella, dopo Stefan Bellof – morto a Spa Francorchamps a causa di un incidente con Jackie Ickx – vede spegnersi la vita di Sabine Schmitz; carismatica pilota, commentatrice tv e vincitrice nel 1996-97 della 24 ore del Nürburgring a bordo di una Bmw M3 con Johannes Scheid.
Sabine Schmitz nata a Adenau, il 14 maggio 1969,ed è cresciuta con le due sorelle maggiori nell’hotel di famiglia il Tiergarten. La Schmitz ha sempre vissuto tra alberghi e ristoranti diventando Sommelier e nel 2004 pilota di elicotteri. Una vita fatta di avventure e sfide sempre pronta a scendere in pista contro chiunque gli lanciasse il guanto di sfida come fece nel 2002 Jeremy Clarkson.
Nel 2004 lo storico conduttore di Top Gear torna all’attacco nella speranza di riuscire a vincere contro Sabine e concluderà il giro, sotto lo sguardo attendo della Schmitz, con un tempo sul giro discreto.
«Ti dico una cosa, io faccio un tempo migliore guidando un furgone». Sabine Schmitz a Jeremy Clarkson dopo la sfida.
La carriera da pilota di Sabine Schmitz e coronata di successi : Alfiere di Bmw e Porsche, conquistò:
- la Rundstrecken Challenge Nürburgring (CHC)
- Veranstaltergemeinschaft Langstreckenpokal Nürburgring (VLN)
- l’endurance VLN nel 1998
- Nel 2006 partecipò alla VLN Endurance Series con il team Land Motorsport con la Porsche 977
- Nel 2008 arrivò terza alla 24 ore del Nürburgring a bordo della Bmw Z4, battuta da Bernhard – Lieb – Dumas – Tiemann
La regina del Ring non è stata l’unica a guadagnarsi notorietà sul Nordschleife; Claudia Hürtgen, principale rivale della Schmitz è un’altra figlia del Ring che, nel 2005, conquistò con il team Hürtgen il campionato VLN nel 2005 diventando così la seconda donna vincitrice di una endurance sul Nordschleife.
Sabine Schmitz Motorsport: una scuola per diventare conducenti e un servizio di “Ring Taxi”
Grazie alle sue doti di guida e alla sua conoscenza del Nordschleife guadagnò il titolo di “Regina del Nürburgring” e “Tassista più veloce del mondo“. La regina dell’Eifel divenne popolare e secondo le sue stime ha effettuato oltre 30.000 giri di pista, aumentando di 1200 (circa) ogni anno. Un incoronamento più che meritato. Da grande appassionata di motori, la Schmitz insieme al futuro marito, Klaus Abbelen – con cui è convolata a nozze nel 2007 – ha dato corpo e sostanza a uno dei suoi progetti, fondando la Frikadelli Racing, la loro scuderia.
Da lottatrice quale è stata possiamo solo immaginare che abbia fatto l’impossibile per non dare margine al bastardo senza gloria nella speranza di rintuzzare e distruggere gli attacchi ma purtroppo non è andata così. Per noi appassionati è la seconda perdita in pochi giorni; pochi giorni fa è stata diramata la notizia della scomparsa del noto telecronista di F1 Murray Walker.
Auf Wiedersehen Sabine!