Questa è la storia di un leggendario e velocissimo pilota canadese, considerato tra i piloti più vincenti tra gli anni ’50 e ’60. Partecipò a tre gran premi di F1, tutte e tre in Canada. Detentore ancora oggi di un record: Squalificato perchè troppo lento.
Victor “Al” Pease nasce il 15 ottobre 1921, Darlington, Regno Unito, in periodo storicamente difficile. Ben presto però si trasferisce in Canada, dove seppe ispirare molti giovani e far emozionare i suoi concittadini e un’intera nazione – molto prima della leggenda Villeneuve ndr – collezionando trofei in ogni categoria a cui ha preso parte.
Comincia a correre nel 1950 nelle gare nazionali canadesi in una Riley e l’anno dopo continua partecipando con la Lotus 23 e BMC. Nel 1963 partecipa alla gara non valida per il campionato, il Gran Premio del Canada, arrivando ottavo .
Nel 1964 partecipa alla 500 km di Bridgehampton con una MG e viene votato come Pilota dell’anno dall’associazione piloti canadesi. L’anno dopo partecipa alla dodici ore di Sebring e nel 1967 partecipa al Campionato L & M Formula A vincendo una gara. Corre in eventi sportivi con una Castrol-Lotus 47 e fa suo il Telegram Trophy. Sponsorizzato dalla Castrol, la celebre azienda di lubrificanti per auto, fu convinto dai vertici della stessa Castrol a partecipare al Gran Premio del Canada di Formula 1 del 1967. Debuttante in F1 a 46 anni, al via la batteria della sua Eagle T1 decide di abbandonarlo. Il suo team si mette a lavoro, dopo 6 tornate “Al” Pease riparte.
Inizia un lento recupero, così lento che Jack Brabham lo doppia per ben 43 volte. In una gara imbarazzante per il tutti, “Al” Pease si fermerà ancora quando la batteria cederà definitivamente. Sconsolato, decide di farsela a piedi, prende una batteria nuova, torna alla vettura e la monta sul veicolo. Con questo gesto si guadagnò la bandiera a scacchi con un ritardo che, purtroppo, non viene quantificato perchè il pilota era troppo lento, e non avendo raggiunto un tempo di gara minimo, viene squalificato.
Nel 1968 non partecipa al Gran Premio del Canada anche se era iscritto, un tentativo di migliorare le prestazione del motore fecero perdere troppo tempo, i suoi meccanici non finirono in tempo per mandarlo in pista. Nel 1969 viene squalificato…
Viktor “Al” Pease ci riprova nel 1969. Forse più convinto, forse più veloce. Castrol ci crede, ci vuole provare ancora e lo sprona a ritornare in F1 per riprovarci. Il sabato si qualificò diciassettesimo su venti piloti in griglia, la domenica? Beh la domenica è un disastro! Prima Silvio Moser, poi Beltoise, infine Stewart sono vittime delle sue traiettorie atipiche e dei suoi improvvisi blocchi stradali nel bel mezzo di una curva.
Ken Tyrrell si precipita in direzione gara a protestare. Al Pease viene fermato con la bandiera nera, troppo lento. Quella macchia gialla in pista era un moscerino sulle visiere dei grandi piloti, di gente che andava davvero forte in F1 e che non aveva pietà per nessuno. L’età e la poca dimestichezza sicuramente non hanno giovato al templare Al Pease. Ma c’è un lieto fine nella favola del canadese: Continuò a gareggiare in Formula 5000 e in Formula A, dove nel 1970 (circuito di Harewood) colse l’ultima vittoria della sua carriera a 49 anni di età.
The stories behind some of the most infamous black flag moments in F1 history 🏴
Including the only driver to be disqualified from an F1 race for not going fast enough 👀
Watch our full Top 10 now on Facebook, YouTube and here 📲⬇️#F1
— Formula 1 (@F1) February 6, 2021