Una vita a rincorrere la scalpitante passione per le auto. Un età che spesso impedisce di decollare e rimanda sogni e speranze. La A.A.A. ( Army Air Corps ndr ) per guardare il mondo attraverso nuovi orizzonti, gli anni da pilota, gli anni sotto il segno del Cobra, della Ford e della Dodge.

Noi siamo solo di passaggio nella storia, questa… questa è la storia!” Indiana Jones- I predatori dell’arca perduta.

Belloq si rivolse così al Dott.re Jones al loro incontro durante il trasporto di un’opera d’arte tanto ricercata e voluta da tutti ma che solo in pochi potevano avere tra le mani. 11 Gennaio 1923 siamo a Leesburg la famiglia Shelby mette al mondo il primo genito, Carroll. Nessuno poteva immaginare che quel bambino nato nell’inverno texano potesse scrivere la storia più importante e rivoluzionaria nel mondo dell’automobilismo. Invece lui, Carroll Shelby, fa molto di più! A 15 anni cura la Ford del papà come se fosse sua sognando di poterla guidare. A 20 anni arriva il diploma come sottotenente e durante la guerra si ritrovò a pilotare con successo i seguenti aerei:  B-18, B-25 Mitchells, B-26 Marauders, B-17 Flying Fortresses e infine i Super Fortress B-29. Congedato alla fine della guerra, per il texano è giunto il momento di scrivere una nuova pagina della sua vita.

1952- 1960 Il Pilota Carroll Shelby

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© Cahier Archive

La necessità di assaporare la velocità in Shelby era come una droga. La MG-TC diede la prima vittoria al texano e fece da apri pista per le successive 12 gare vinte in due anni a bordo di Ferrari e Maserati; Aston Martin lo ingaggia per la 24h di Le Mans e anche in questa manifestazione arriva la vittoria. “La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quale ti capita” diceva Tom Hanks nel film Forrest Gump e, forse, Shelby pensò proprio questo quando il suo cuore gli disse: “Ehi amico! E’ arrivato il momento di cambiare vita!”  Quel messaggio venne ascoltato, e il giovane pilota cambio vita per non affaticare di più il suo cuore innamorato delle auto potenti e veloci.

Sarà proprio questo stop forzato che aiutò Carroll Shleby a fondare un motore veloce, affidabile. Non come le auto che aveva guidato fino ad’ora. Un sogno che si trasformò in realtà in brevissimo tempo;  AC Cars in Gran Bretagna aveva perso il fornitore per le loro auto sportive. Shelby contattò AC Cars e spiegò loro la sua idea; inutile dire che furono entusiasti. Dopo di che Shelby si propose a Ford Motor Company, a cui piaceva l’idea di offrire un’auto sportiva che si mettesse in una posizione di testa a testa con la Chevrolet Corvette. Ed ecco fatto. Nel 1962, nacque la Shelby American, una nuova società per costruire la sua auto in California. Equipaggiato con la Ford 260 e successivamente con i motori da 289 pollici cubi, il Cobra si è rivelato un successo per i concessionari Ford e sulle piste di tutto il mondo.

Il 4 luglio 1965, la Cobra (in versione roadster e coupé) vinse il Campionato GT World Manufacturer, surclassando clamorosamente la Ferrari.  Shelby American è l’unica casa automobilistica americana nella storia a vincere il prestigioso campionato.

1965-1973 Gli anni Ford, la pensione, la Dodge, il motore della vita: una fondazione per motorizzare e regalare una vita migliore

La Ford Mustang fu un enorme successo di vendite quando fu introdotta nella primavera del 1964. Tuttavia, Lee Iacocca, direttore generale della divisione Ford, era preoccupato che la Mustang, pur vendendo bene, mancasse di un’immagine prestazionale e non si adattasse al programma di marketing della Ford Division Total Performance. Arrivò in loro soccorso Carroll Shelby ribaltando ogni idea svuotando il portafoglio di Henry Ford II. Ma le sue creazioni ebbero un ritorno di immagine che ancora oggi fanno sognare creando un vortice di emozioni ogni volta che un motore Shelby viene messo in moto.

Nel 1970 Shelby si ritira dal mondo dell’automobilismo. Un articolo sulla rivista Road & Track di quel tempo spiega la storia della carriera di Carroll Shelby, in particolare il segmento della costruzione di automobili. L’articolo era intitolato, A Legend Says Goodbye (Una leggenda dice addio).  Forse un arrivederci perché in realtà non si è mai allontanato del tutto. Dopo un viaggio in Africa torna in America e ricostruisce la sua vita, ancora una volta. Torna nel modo automobilistico per salvare la Chrysler Corporation sull’onda del fallimento. Con Ian Iacocca fondano una nuova azienda e con questo accordo volano dagli Stati Uniti al Sud Africa facendo scoprire la passione delle auto da Nord a Sud nel mondo.

Dopo aver cambiato il mondo dell’automobilismo conquistando il tetto di ogni circuito che ha visitato, in qualità di ricevente di un trapianto di cuore, Carroll Shelby comprese lo stress e la preoccupazione derivanti dall’attesa di un organo vitale. Così nel 1991 fondò la Carroll Shelby Children’s Foundation, per aiutare i bambini in simili situazioni. Questa impresa di beneficenza è stata uno degli obiettivi principali della vita di Carroll Shelby. Il nome dell’organizzazione è stato successivamente cambiato in Carroll Shelby Foundation poiché la sua missione si è espansa per includere organizzazioni di supporto che forniscono assistenza medica e finanziamento di borse di studio, la Shelby Automotive Foundation e programmi relativi all’educazione automobilistica.

La vita di Carroll Shelby: una scatola di cioccolatini capaci di far innamorare chiunque ne assaggia uno.

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